Il centrodestra trova l’intesa

PIANIGA. Federico Calzavara vicesindaco di Pianiga sarà il candidato unico per il centrodestra di alle elezioni amministrative comunali di giugno. Di fatto considerando le percentuali espresse alle recenti politiche dai partiti che lo sostengono è il candidato che parte fra tutti in pole position. L’accordo raggiunto sulla sua candidatura a sindaco di Pianiga per il centrodestra, è stato ratificato giovedì sera dai coordinatori comunali e provinciali di Lega Nord e Forza Italia.

Federico Calzavara, architetto 42enne, sposato con Valentina e padre di Edoardo, si è affacciato nel mondo della politica 10 anni fa, ricoprendo i ruoli di assessore prima, e di vicesindaco nell’attuale mandato.

«Il mio mandato si raccorda idealmente con quello di Massimo Calzavara», spiega Federico Calzavara, «che mi precede, nella fedeltà ai principi che sono alla base della nostra coalizione. Continuità e condivisione nei programmi per traguardi comuni: raccolgo il testimone consapevole della responsabilità che mi assumo, ma certo che sapremo organizzare una squadra unita e vincente che vedrà convivere esperienza e novità».

Federico Calzavara interviene in merito all’azione amministrativa dell’ultimo decennio. «L’ultimo decennio», spiega, «è stato contraddistinto dal raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma anche da progetti proiettati nel futuro di questo territorio con programmi tuttora in sviluppo. Il Comune in questo arco temporale è passato dagli 11.204 residenti del 2008 ai 12.335 registrati nel 2017, segno che il tessuto economico e sociale ha tenuto anche in questi tempi di crisi e che il nostro territorio è un esempio positivo per qualità e condivisione». «Ringrazio l’attuale sindaco», continua il neo candidato, «e i colleghi dell’esecutivo che hanno creduto nella mia candidatura, e il segretario comunale della Lega Nord e attuale consigliere Piergiovanni Sorato, il segretario provinciale della Lega Nord , Sergio Vallotto e il coordinatore provinciale di Forza Italia Michele Celeghin, che hanno creduto in me».

Alessandro Abbadir