Il centro di Mestre parla sempre più straniero

Nel 2015 sono 706 le domande di certificato di alloggio: la fanno da padrone i bengalesi e i cinesi
MESTRE 13/06/2006 Panoramiche varie centro Mestre nella foto Coin....(C) Bertolin Matteo richiesto da BOLIS MESTRE 13/06/2006 Panoramiche varie centro Mestre
MESTRE 13/06/2006 Panoramiche varie centro Mestre nella foto Coin....(C) Bertolin Matteo richiesto da BOLIS MESTRE 13/06/2006 Panoramiche varie centro Mestre

MESTRE. Sono ben 706 e in maggioranza asiatici, i cittadini stranieri provenienti da stati che non fanno parte dell'Unione Europea, ai quali nel corso del 2015 è stato rilasciato un Certificato Idoneità Alloggio, finalizzato per la maggior parte a ricongiungimento familiare o permesso di soggiorno. Extracomunitari che dunque si sono stabiliti in centro, all'interno del territorio della Municipalità di Mestre-Carpenedo. Ad analizzare i dati gli uffici dell'organo decentrato predisposti, che hanno studiato la distribuzione territoriale di chi ha richiesto il certificato di idoneità dell'alloggio.

I dati sono stati disaggregati per nazione di provenienza e dalla tabella è emerso come il Paese di origine più numeroso sia il Bangladesh con 236 richieste, seguito dalla Cina con 116 e dalla Moldavia con 100. C'è poi un dato medio per nazioni come l'Albania (35), l'Ucraina (34), le Filippine (28), Kossovo (21), Sri Lanka (19). Poco significativa la provenienza da paesi dell'Africa e del Medio Oriente. Il focus evidenzia la distribuzione territoriale delle nazionalità maggiormente presenti in città.

La Municipalità è stata divisa in otto aree: la prima Castellana Terraglio via Trezzo, è poco gettonata dagli stranieri, al pari dell'area ricompresa tra via Vallon, via Cadore via delle Marmarole, in ambedue i casi il numero di extracomunitari è basso, 19, in maggioranza moldavi. Salgono invece a 114 i nuovi residenti dell'area di via Bissuola, via Ca' Rossa, via Casona, viale Garibaldi e via San Donà, anche in questo caso il gruppo più numeroso sono i moldavi seguiti dai bengalesi. Poco ambite via Camporese, viale Vespucci, via Bissagola e via Pertini, 15 nuovi residenti. 97 sono i nuovi abitanti andati a risiedere tra viale San Marco, via Bacchiglione, via Forte Marghera, via Bissa, Corso del Popolo e via Hermada, in maggior parte bengalesi seguiti da cinesi e moldavi. I bengalesi la fanno da padroni anche tra Corso del Popolo via Torino, via Milano e Altobello, su 113 nuovi abitanti, 66 sono del Bangladesh.

L'area in assoluto più richiesta tra gli stranieri è quella tra via Cappuccina, via Carducci, via Podgora, via Monte San Michele e via Piave: 279 le domande, 111 bengalesi, 81 cinesi, il numero scende tra via Torre Belfredo via Circonvallazione, via Fradeletto e via Goito, 50 le richieste di residenza, la maggior parte sempre provenienti da bengalesi.

«Si nota la preferenza per le zone centrali», chiariscono gli uffici, «forse per la presenza di abitazioni di maggiore metratura, che permettono di ottenere Certificazioni Idoneità Alloggio per un numero di persone maggiori». Secondo qualche agenzia immobiliare, i cittadini extracomunitari cercano condomini con riscaldamento autonomo, per tenere basse le spese. «Le etnie le conoscevamo», spiega il presidente di Mestre Vincenzo Conte, «ma il database è un utile strumento per indirizzare le attività a sfondo sociale e organizzare servizi mirati, collaboriamo con diverse associazioni. Questo strumento sta anche a significare che solo la Municipalità ha le conoscenze e l'esperienza necessaria per fare un lavoro tanto approfondito con ricadute molto importanti. Gli uffici che rilasciano i certificati devono stabilire dove i nuovi arrivati vengono accolti, dove vanno ad abitare, se le residenze hanno i requisiti minimi necessari. Ricordo che questa è l'istantanea degli stranieri in regola che monitoriamo, la geografia potrebbe essere diversa e il numero maggiore».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia