Il caso di Giulia, cacciata dall’Aeronautica per aver denunciato il nonnismo di otto sergenti. Ora il processo ai suoi “aguzzini”

Giulia Schiff, appassionata sin da piccola del mondo aeronautico militare, in Accademia venne presa a frustate e spinta contro l’ala di un aereo. Ma quando, in base al regolamento, denunciò i soprusi venne mandata via dall’Arma azzurra. Poi si è scoperto che le Forze armate non hanno fatto nulla alla banda di sottufficiali che ha picchiato la ragazza. L’avvocato chiederà che il Ministero si costituisca parte civile
Alessandro Abbadir
Giulia Schiff, felice a bordo di un aeromobile militare. A destra la foto del suo sedere e delle gambe dopo essere stata presa a bastonate da sette sergenti maschi e una donna
Giulia Schiff, felice a bordo di un aeromobile militare. A destra la foto del suo sedere e delle gambe dopo essere stata presa a bastonate da sette sergenti maschi e una donna

MIRA. Si apre questa mattina al Tribunale di Latina il processo a carico di 8 sergenti dell’Aeronautica militare accusati di violenze nei confronti di Giulia Schiff , la 22enne mirese recentemente espulsa definitivamente dal corpo con sentenza del Consiglio di Stato.

Gli 8 sergenti, fra i quali c’è anche una donna originaria di Vicenza, sono accusati di violenza privata in seguito al “battesimo del volo”. Un rito che, secondo gli imputati, faceva parte delle tradizioni di quest’arma delle Forze armate. In un video, però, si vede Giulia Schiff colpita da frustate, spinta contro l’ala di un aereo e buttata in piscina.

«Il processo che era iniziato al Tribunale militare di Roma» spiega l’avvocato Massimiliano Strampelli «si è trasferito al tribunale di Latina perché il reato contestato ora è quello di violenza privata e non più lesioni militari. Latina è la sede del 70º Stormo dell’aeronautica. Quella di domani (oggi, ndr) sarà una udienza importante. Chiederemo che, come era stato fatto nel procedimento militare, anche in questo caso il Ministero si costituisca parte civile. Questo processo deve far chiarezza su fatti che erano sotto gli occhi di tutti».

Sono attese le costituzioni come parti civili anche di associazioni che tutelano i diritti delle donne. «Ci opporremo alle costituzioni di parte di queste associazioni» spiega l’avvocato Michela Scafetta che difende 5 degli accusati «proprio per il fatto che non c’è stata violenza di genere. Fra le persone accusate c’è infatti anche una donna. I miei assistiti sono molto provati da questo processo che, di fatto, ha sospeso la loro carriera nell’Aeronautica».

Giulia Schiff durante una cerimonia militare
Giulia Schiff durante una cerimonia militare

Per l’avvocato Scafetta un elemento di chiarezza è arrivato anche dal pronunciamento del Consiglio di Stato secondo cui «il motivo per il quale Giulia Schiff è stata espulsa dall’Aeronautica è solo legato all’assenza di attitudine militare e professionale».

L’avvocato Scafetta ricorda anche come Schiff abbia partecipato ai battesimi del volo degli altri, che sono una consuetudine della forza armata, per poi denunciare come un abuso quello in cui la protagonista era lei. 

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