Il Casinò senza ispettori oggi rischia la chiusura

Tutti i sindacati tranne la Cisl hanno proclamato una nuova e più dura protesta  «Grave il tentativo di pressioni del Comune sui lavoratori della casa da gioco» 
Ca' Noghera 17/03/01 Venice Casino' sciopero dipendeti.. (C) Bertolin M. richiesto da Ferraro
Ca' Noghera 17/03/01 Venice Casino' sciopero dipendeti.. (C) Bertolin M. richiesto da Ferraro
Casinò, scioperi e astensioni del lavoro a getto continuo in un clima sempre più pesante, tra dipendenti e sindacati da una parte e azienda e Comune dall’altra. Tra giovedì e venerdì Cgil, Fisascat Cisl, Snalc Cisl, Rcl, Ugl Terziario e Sgb hanno proclamato un’agitazione contro la «messa a repentaglio della Casa da gioco, dei posti di lavoro e dei diritti sindacali». Ieri invece è stato di fatto proclamato una forma di “sciopero bianco” perché nell’ultimo giorno di validità del contratto di lavoro disdettato unilateralmente dal Comune – il nuovo entrerà in vigore da oggi – molti croupier e dipendenti della casa da gioco hanno usufruito per l’ultima volta dell’istituto dell’indisponibilità (da oggi abolito), che consente per alcuni giorni di non presentarsi al lavoro senza necessità di particolari giustificazioni. Un’assenza che ha provocato la chiusura di molti tavoli. Oggi, invece, sarà la volta dello sciopero degli ispettori comunali della casa da gioco, che dovrebbe bloccare nuovamente l’attività a Ca’ Noghera e Ca’ Vendramin Calergi per mancanza di controlli. Uno sciopero motivato dalla riduzione delle indennità e di altri benefit per i dipendenti di Ca’ Farsetti che svolgono questo delicato servizio già decisa dall’Amministrazione, ma che rischia di aprire un braccio di ferro, se il Comune – come ha già fatto pur subendo poi una condanna per attività antisindacale – deciderà di sostituire gli ispettori con propri dirigenti, per tenere comunque aperta la casa da gioco. «Proclamando lo sciopero» scrivono Daniele Giordano (Fp Cgil) Mario Ragno (Uil Fpl) e Sergio Berti (Csa Ral) «chiedevamo al Comune di aprire un confronto urgente; invece dobbiamo registrare il tentativo maldestro di confrontarsi direttamente con i lavoratori per far saltare la protesta. All’inizio di giugno i lavoratori avevano chiesto all’amministrazione di spiegare i contenuti del nuovo decentrato e la sua applicazione proprio per il servizio ispettivo, visto che il nuovo decentrato cancellava una parte fondamentale della loro retribuzione trasformandola in qualcosa di aleatorio e indefinito.


L’altro ieri, la segretaria generale Silvia Asteria e il capo di gabinetto del sindaco Morris Ceron hanno utilizzato quella richiesta per convocare i lavoratori per un incontro che aveva il chiaro intento di dissuaderli ad aderire allo sciopero, negando anche alcuni contenuti del decentrato siglato con la Cisl».


Prosegue la nota: «Come sindacati auspichiamo che quanto accaduto non sia il preludio di altre azioni scorrette, in particolare la sostituzione del personale che domani sciopererà come è avvenuto in passato comportando una condanna per comportamento antisindacale del Comune. Il Comune deve anche sapere che se durante lo sciopero in assenza degli ispettori la casa da gioco non verrà chiusa, denunceremo il Comune e la Società agli organi competenti del Ministero dell’Interno, alla Procura e alla Guardia di Finanza per aver trasformato il Casinò di Venezia in una sala giochi senza controllo»
. (e.t.)


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