Il Casinò parla inglese: arriva l’ora delle offerte

Tre gruppi finanziari interessati al bando, la Cvc di Londra è la più determinata. Il 18 aprile scadono i termini per la presentazione della proposta d’acquisto
CASINO' DI VENEZIA A CA' VENDRAMIN CALERGI EUROPEAN DEALER CHAMPIONSHIP CAMPIONATO EUROPEO DEI CROUPIER..Nella foto Monika Arendarska (Polonia) - La roulette al casino'
CASINO' DI VENEZIA A CA' VENDRAMIN CALERGI EUROPEAN DEALER CHAMPIONSHIP CAMPIONATO EUROPEO DEI CROUPIER..Nella foto Monika Arendarska (Polonia) - La roulette al casino'

VENEZIA. Fumo di Londra sul Casinò di Venezia. Si avvicina la scadenza del 18 aprile, quando scadrà il termine per la presentazione delle offerte per la gestione in concessione dal Comune di Ca’ Vendramin Calergi e Ca’ Noghera e, nonostante le difficoltà burocratiche del bando internazionale, tutto in italiano, allegati compresi e i molti vincoli che prevede - a cominciare da quello sulla mobilità del personale della casa da gioco, firmato dal sindaco Giorgio Orsoni con i sindacati, almeno un’offerta dovrebbe essere presentata.

Ne è convinto anche il direttore generale della casa da gioco veneziane Vittorio Ravà. «Le difficoltà burocratiche ci sono e solo per avviare la procedura di esame dell’offerta, i gruppi interessati», spiega, «hanno dovuto spendere circa 300 mila euro. Ma sono convinto che il bando non sarà disertato».

Sono tre i gruppi che hanno manifestato interesse alla procedura e che nei giorni scorsi hanno visitato le sedi incontrato i dirigenti e anche, singolarmente, chiesto e ottenuto chiarimenti sulla gestione della casa da gioco veneziana. Ma c’è n’è uno che - a quanto risulta - sembra più interessato e motivato degli altri.

Si tratta della Cvc Capital Partners, società finanziaria britannica con sede a Londra, che ha come advisor Paribas. La Cvc è una società specializzata nei serttori del private equity e dei fondi di investimento e il suo valore di mercato supera i 40 milioni di dollari. La società investe in moltissimi settori e marchi - dalla Samsonite alla Formula Uno, dalla Seat Pagine Gialle all’Univar - compreso il gioco d’azzardo, e dunque sarebbe intenzionato a sbarcare anche in laguna. L’altro serio competitor - ma è ancora da vedere se presenterà un’offerta formale - La Caesars Entertainment Corporation, una delle più grandi catene di hotel casinò del mondo, con sede a Las Vegas, che attraverso diversi marchi gestisce un considerevole numero di alberghi e di Casinò, tra i più importanti il Flamingo, il Caesars Palace, il Rio e il Paris Las Vegas.

Recentemente ha superato la grande rivale MGM Mirage diventando la più grande azienda di intrattenimento del mondo, possedendo più di 40 Casinò per una superficie totale di 370 mila metri quadrati di sale da gioco.

Infine, a informarsi in questi giorni sulle condizioni dell’offerta c’è stato anche il gruppo francese Partouche - una cinquantina di case da gioco - che non sembrerebbe, però, intenzionato a presentare un’offerta per la gestione della casa da gioco veneziana.

A seguire con ansia crescente queste ultime battute che precedono il “verdetto” della gara è il Comune, per cui la cessione della gestione del Casinò non è un’opportunità, ma una priorità assoluta per chiudere il bilancio 2014, tanto che il vicesindaco e assessore al Bilancio Sandro Simionato ha già annunciato che i 110 milioni di euro di “caparra” previsti per Ca’ Farsetti da parte del nuovo gestore in base al bando, saranno già inserite nel bilancio di previsione che andrà in approvazione tra un mese e sono strategici per il rispetto del Patto di stabilità 2014, dopo lo sforamento di quello dello scorso anno. L’Amministrazione non può permettersi una gara deserta, perché poi non potrebbe procedere a trattativa con eventuali privati interessati a uno “sconto”, senza prima ripassare dal consiglio comunale. Ecco perché si spera che il gruppo britannico o quello statunitense si facciano avanti davvero.

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