Il caro estinto diventa social epigrafi, messaggi e “like” su Fb

la curiosità
Il caro estinto diventa “social” e va su Facebook. Le onoranze funebri Zanini, fondate nel 1947, entrano nel mondo dei social media, in contatto davvero con tutti, anche i più giovani, attraverso i codici del linguaggio che oggi è sicuramente più usato. Così, epigrafi e persone care che non ci sono più possono ricevere dei post, poesie e dediche, oppure dei “like”. E raggiungere chiunque in ogni parte del mondo. Tutto rigorosamente riprodotto sul profilo dell’impresa funebre che registra scrupolosamente il numero di persone raggiunte, i mi piace, le reazioni, in una griglia già predisposto accanto alla foto. Un anziano signore di San Donà, per esempio, ha totalizzato 4505 persone raggiunte, 396 commenti, 76 mi piace e via elencando. Poi ci sono le donne, le giovani mamme venute tragicamente a mancare per le quali i post non si contano.
La morte diventa social, esperienza da commentare e giudicare con le categorie dei socialnetwork di oggi. Ci sono poesie e dediche, comunicate attraverso lo strumento delle rete con più velocità e immediatezza. «Ci avevamo pensato tempo fa», spiega Alberto Zanini, figlio di Vincenzo, che oggi ha 86 anni, e nipote di Armando che aveva fondato l’impresa con il fratello morto nel 1996, «per avvicinarci a più gente possibile con gli strumenti della comunicazione di oggi. Nulla di dissacrante, solo la possibilità per amici e parenti di interagire, comunicare, rendere pubblico, se lo vogliono, un momento di dolore. Possono contattarci velocemente attraverso il profilo e pubblicare le epigrafi, i post, le dediche, i pensieri o le poesie. E ricevere commenti e i “like” di parenti, persone e conoscenti. Anche un funerale può diventare social e non ci vediamo nulla di strano».
«Siamo legati a San Donà», conclude Zanini, «il profilo Facebook è una novità che può suscitare perplessità. Noi crediamo che ognuno possa vivere il lutto come meglio crede e oggi come oggi il mondo virtuale è parte integrante della nostra comunità». —
G.Ca.
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