Il cardinale Pietro Parolin a Venezia per San Marco

VENEZIA. Straordinario arrivo in laguna. Sabato 25 aprile, giorno di San Marco, il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, (seconda carica dopo il Papa), arriverà a Venezia. Il porporato presiederà alle 10 nella Basilica di San Marco il solenne pontificale alla presenza dei fedeli e delle autorità civili e militari. Per la città ricorre una delle solennità più sentite: la festa di San Marco, l’evangelista patrono di Venezia e delle genti venete i cui resti del corpo sono custoditi nella cripta della stessa Basilica marciana.
In Cattedrale probabilmente saranno presenti, per la prima volta, anche i sette neo Procuratori di San Marco nominati per un triennio (Giovanni Boldrin, Pierpaolo Campostrini, Paolo Chiaruttini, Amerigo Restucci, Carlo Alberto Tesserin, e i due monsignori canonici Angelo Pagan, vicario generale, e Antonio Senno). Per il Segretario di Stato Vaticano non sarà però l’unica tappa in Veneto. Il Cardinale Parolin, il giorno precedente, sarà infatti a Padova in occasione del dies academicus nel decennale della Facoltà Teologica del Triveneto. Venerdì 24, alle 10, nell’Aula Magna il porporato terrà la prolusione dal titolo “Papa Francesco. Visione e teologia di un mondo aperto”. Il Segretario di Stato Vaticano di origini venete – nato a Schiavon in provincia di Vicenza – è stato nominato cardinale lo scorso 22 febbraio 2014 dal Santo Padre. Pochi giorni prima della sua nomina il Segretario di Stato Vaticano fece una visita in Diocesi su impulso del Patriarca Moraglia. Era mercoledì 5 febbraio. Alle 16 si recò a Marghera per la cerimonia del taglio del nastro e di benedizione ai locali del nuovo dormitorio–mensa dedicato a Papa Francesco nell’ex scuola comunale Edison.
La struttura caritativa è stata voluta dalla Chiesa veneziana per uomini bisognosi affinché possano consumare la prima colazione e la cena. In quell’occasione il Patriarca pronunciò queste parole: «La mensa–dormitorio costituisce un segno sia per la comunità ecclesiale sia per la comunità civile, uno spazio di carità solidale che offre servizi primari alle persone in difficoltà; è luogo di accoglienza che mira a venire incontro a situazioni di bisogno e, di conseguenza, costituisce pure un fattore di prevenzione». Il giorno successivo il segretario di Stato Vaticano varcò il portone del Palazzo Patriarcale.
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