«Il candidato sindaco spetta alla Lega»
SAN DONÀ. Non si ricompone la frattura tra la Lega locale, appoggiata dal governatore Gianluca Forcolin, e Forza Italia per il candidato sindaco alle prossime amministrative. La protesta del Carroccio è promossa dalla segreteria provinciale e quella sandonatese, con Luca Tollon e Alberto Schibuola, dopo la presentazione di Renato Brunetta disertata dalla base del Carroccio all’hotel Forte del ’48. C’era però il segretario nazionale della Lega, Toni Da Re che ha subito replicato alle polemiche: «C’ero io quale segretario nazionale della Lega e anche la nostra candidata al collegio uninominale e proporzionale di Venezia, Giorgia Andreuzza a rappresentare la Lega. L’alleanza con FI c’è a livello nazionale e locale». Ma il resto delle gerarchie del Carroccio evidentemente non la pensano così e hanno tenuto fede all’annunciata assenza.
Da Re ha dunque confermato la linea di Forza Italia dettata da Brunetta di attendere il risultato delle politiche per poi lavorare sul candidato sindaco a San Donà. Brunetta, candidato nel collegio del Veneto Orientale, ha spronato le segreterie locali del centrodestra a lavorare e fare squadra per poi, dal giorno dopo le elezioni politiche, pensare immediatamente al sindaco di San Donà.
Una contraddizione, secondo i leghisti del Veneto orientale e di San Donà, i quali hanno ricordato in questi giorni come sulla proposta della Lega della candidata indipendente Francesca Pilla, il coordinamento sandonatese di Forza Italia avesse votato a favore e all’unanimità prima del richiamo dal coordinamento regionale e provinciale di FI, retti rispettivamente da Adriano Paroli e Michele Celeghin, presenti anche loro all’hotel Forte del ’48. E così FI ha contrapposto il chirurgo Paolo Madeyski.
Il vice governatore Gianluca Forcolin è stato tra gli illustri assenti all’incontro con Brunetta. C’era invece Francesca Zaccariotto, in prima fila. La Lega locale chiede di non aspettare il 4 marzo per decidere la strada da seguire a San Donà e pone come condizioni il candidato sindaco alla Lega, lasciando il vice a Forza Italia. «Noi chiediamo che la questione del candidato», scandisce il segretario della Lega di San Donà, Alberto Schibuola, «sia sbloccata prima del 4 marzo perché la situazione è già chiara. Forza Italia ha il candidato parlamentare del territorio quindi non può chiedere di esprimere anche il sindaco del più importante Comune del Veneto Orientale. Riteniamo che questo spetti al nostro gruppo formato da Lega, Fdi, Noi con l’Italia e liste civiche. Forza Italia non può pretendere di avere il 100% delle posizioni politiche del territorio».
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