Il Canal Salso come i Navigli: riapertura per 500 metri e vaporetti per Cannaregio

Lo studio di un gruppo di professionisti mira a rilanciare piazza XXVII Ottobre come nuovo centro collegato a Venezia 

MESTRE. La notizia che piazza XXVII Ottobre, con il federalismo demaniale, diventerà comunale fa riaffiorare istanze e progetti per valorizzare quest’ampia porzione del centro di Mestre, dal centro Le Barche verso Forte Marghera e San Giuliano.

Un progetto nato dal basso, da professionisti e cittadini, attende un vero confronto con la giunta Brugnaro.

L’idea del progetto “Mestre alle Barche” di Luca Rizzi (ex consigliere comunale di Fi), Federica Rizzardi e Alessandro Calzati, punta a riportare il Canal Salso a cielo aperto, come era fino al suo interramento (nel 1933) ripristinando la navigabilità del canale e i collegamenti con Venezia, con battelli che potrebbero diventare attrattiva per turisti. Scavare circa 500 metri fino all’altezza della Antica Posta, di fronte al Centro Le Barche e dove - sotto il sedime stradale - sono probabilmente ancora presenti «i resti dei gradini della testata del canale in pietra d’Istria ed il muro della stessa testata» ha una «duplice valenza archeologica e ambientale», che richiede una «bonifica da terreni inquinati e il ripristino di un corso d’acqua storicamente presente a Mestre per quasi sei secoli», si legge. Tutto il percorso del canale, fino a Forte Marghera, andrà scavato per rendere possibile il passaggio di vaporetti verso Cannaregio.

Si andrebbe in 20 minuti da Piazza Barche a punta San Giuliano e da qui all’ospedale civile di Venezia in 48 minuti. Un sogno? Certo. Per realizzarlo servono tanti soldi ma è dal concorso di idee, fallito, della prima giunta Cacciari che Mestre attende un vero rilancio di piazza XXVII Ottobre, che significa allargare il centro, creare nuova economia, garantire a Mestre una nuova attrattività dal rapporto con l’acqua.

Il gruppo di Rizzi, nel progetto, pensa ad una nuova piazza Barche fino all’altezza di via Colombo, escludendo il lato dove ora passa il tram. Sul fronte viabilità un ponte potrebbe portare le auto verso corso del Popolo. La piazza si collegherebbe con via Poerio e costeggerebbe la rotaia del tram. «In caso di dismissione del tram, la piazza potrebbe essere ampliata anche sul lato ora occupato dalle rotaie». Ci si potrebbe inserire «negozi-gazebo stabili da porre lungo la sponda del canale», spiega il progetto, «ma soprattutto si dovrebbe prendere in considerazione di inglobare nel progetto complessivo il restauro della Antica Posta dipinta dal Canaletto per farne una locanda storica (ristorante e camere?) che costituirebbe non solo una delle quinte storiche della piazza ma anche una buona rendita per chi la dovesse gestire».

Prevista poi una passeggiata lungo il Canal Salso verso il parco di San Giuliano, riqualificando le sponde con attività galleggianti attraccate (lo ha proposto anche lo studio di architettura Blu) e creando il nuovo Naviglio mestrino.



BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia