Il cake design da Guinness ha un cuore veneziano

Torta a forma d'Italia di 244 metri quadrati da 12 mila fette

VENEZIA. Era il loro sogno e alla fine ce l’hanno fatta. Ha fatto il “botto” la torta preparata - tra le altre - da Barbara Martini e Alice Chiodin: 48 anni casalinga e venezianissima la prima; 30 anni, originaria del Lido sprintosa mamma a tempo pieno di due bambini, la seconda.

Barbara Martini e Alice Chiodin, le due veneziane che hanno partecipato al Guinness
Barbara Martini e Alice Chiodin, le due veneziane che hanno partecipato al Guinness

Qualche giorno fa il giudice Lorenzo Veltri ha ufficialmente dichiarato che la loro composizione artistica ha vinto il nuovo World Guinness Record delle torte, ossia la torta decorata più grande del mondo, in questo caso a forma di Stivale con tanto di isole, patrocinata da Expo Milano 2015. Dell’opera d’arte proposta dalla nostra Regione (una torta in pan di Spagna farcita ricoperta di glassa, ghiaccia reale con le varie decorazioni in pasta di zucchero), sono state tagliate 12 mila porzioni e donate alle associazioni dei banchi alimentari.

Un particolare della torta da Guinness
Un particolare della torta da Guinness

La torta ha una superficie complessiva di 244 metri quadrati. Martina e Alice facevano parte delle “ Giuliette”, una delle tre squadre venete che si sono confrontate con altre appassionate di cake design. Il loro progetto è piaciuto ed è stato la base del team italiano. Il Guinness è stato decretato all’ Hobby Show di Milano, salone italiano della creatività. «Abbiamo sbaragliato l’Inghilterra», racconta Alice, «che deteneva il record con una torta di 120 mq: abbiamo fatto molto di più. Eravamo una grande squadra italiana. Siamo soddisfatte e senza voce, felici perché ci abbiamo messo un anno di lavoro: la formazione delle squadre, l’elaborazione del progetto, la selezione e preparazione. Ora, però, abbiamo in vista già nuovi progetti». L’avventura è stata resa possibile grazie all’Ancdi, Associazione Cake Designer Italia.

Argomenti:guinnesstorta

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia