Il C 130 prende il posto dell’Awacs della Nato all’Alenia di Tessera

Le manutenzioni dell’aereo radar saranno sostituite da quelle per il gigantesco aereo da trasporto militare

Le manutenzioni ordinarie dell’ultimo gigantesco Awacs - l’aereo radar militare della Nato - saranno terminate entro la fine del mese nell’hangar dell’Alenia Aermacchi, le storiche ex Officine Aeronavali .

Dopo di che non rivedremo più a Tessera, come succede da due decenni, il radar aviotrasportato dall’Awacs utilizzato per la sorveglianza aerea.

Al suo posto dovrebbe arrivare già dal mese prossimo il primo C-130, un aereo altrettanto grande utilizzato dall’aviazione militare italiana per il trasporto di materiali e uomini. Le manutenzioni del C-130 dovrebbero garantire il lavoro nell’hangar di Tessera, salvo un utilizzo temporaneo di cassa integrazione ordinaria visto che resta da risolvere il problema della ricollocazione di un centinaio di lavoratori delle ex Officine Aeronavali.

È questa la più grossa novità attesa nel polo aeronautico di Tessera, dove hanno sede tre società controllate dal gruppo Leonardo-Finmeccania (Alenia Aermacchi spa, Agusta Westland spa e Superjet International spa) che da qualche anno attraversano uno stato di incertezza che preoccupa i sindacati dei lavoratori.

Nelle prossime settimane Alenia Aermacchi dovrebbe chiarire con i sindacati quali sono i carichi di lavoro per la prossima stagione e soprattutto spiegare che fine farà Superjet International spa, la joint venture con sede a Tessera sottoscritta pochi anni fa con la russa Sukhoi-Scac per la quale è già stata ridotta la partecipazione. Una partecipazione che però potrebbe essere ulteriormente ridimensionata o addirittura azzerata dopo le ripetute esternazioni in tal senso dell’amministratore delegato di Leonardo- Finmeccanica, Mauro Moretti, che ha sottolineato la necessità di sfilarsi da una società aeronautica in cui Alenia si limita a completare gli interni e commercializzare gli SSJ100, i nuovi jet regionali da 100 posti di fabbricazione russa che, per giunta, non sono stati acquistati nemmeno da Alitalia e hanno un portafoglio ordini ancora striminzito. Meglio di tutti va per Agusta, l’azienda specializzata nella produzione di elicotteri che ha aperto a Tessera una linea di montaggio degli NH90 da trasporto militare.

I sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil e i delegati aziendali (Rsu) delle società del polo aeronautico veneziano si aspettano dai vertici di Leonardo-Finmeccanica (il cui azionista di riferimento è ancora lo Stato italiano) per il prossimo settembre il promesso incontro per «fare chiarezza e garantire la massima trasparenza sui piani industriali delle divisioni societarie che operano a Venezia e sulla partecipazione in Superjet International spa».

 

 

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