Il buco nero dell’ex Umberto I, la proprietà approva il recupero
MESTRE. Ex ospedale Umberto I: ieri è stato fatto un altro passo avanti importante, anche se non l’ultimo, per il recupero dell’area in degrado nel cuore di Mestre. Il consiglio di amministrazione della Dng, società trentina titolare dell’area, ha infatti dato il via libera all’ultimo testo d’accordo con Ca’ Farsetti - subordinato all’approvazione degli istituti di credito esposti - che permetterà di dare subito al Comune, in comodato d’uso gratuito, i padiglioni, le aree per il verde pubblico e i due parcheggi che saranno realizzati in via provvisoria, uno con accesso da via Circonvallazione e l’altro dall’area del Candiani, pensato anche a servizio del cinema multisala al centro culturale che sarà inaugurato a fine anno.
Un accordo che permetterà quindi di poter recuperare dallo stato di abbandono una parte dell’area in attesa dell’intervento immobiliare vero e proprio per il quale, con le modifiche al progetto originario, sarà comunque necessaria una variante urbanistica che dovrà passare al vaglio del consiglio comunale. Il Cda della Dng presieduto da Marcello Carli e composto da Domenico Rossaro, Dante Pasqualini e Gian Battista Giordani ha dato il via libera al testo dell’accordo nella riunione di ieri pomeriggio dopo che nei giorni scorsi erano stati fitti i contatto con il Comune e in particolare con i tecnici dell’Urbanistica per limare le ultime cose. I prossimi passaggi prevedono l’esame dell’accordo con i responsabili della maggioranza di governo e in giunta, e a concludere la firma tra il sindaco e il presidente della Dng.
«Con questo voto vogliamo dimostrare» dice Carli «nella crisi di mercato, di trovare un accordo con la città, nell’interesse reciproco e nella salvaguardia del patrimonio della società». Nei dettagli il testo prevede la cessione immediata e gratuita - fino anche non sarà realizzata la necessaria variante - dell'area verde per la realizzazione di un parco e di quattro padiglioni, le cui destinazioni d'uso sono in parte già state decise da Ca' Farsetti. Nel "De Zottis" sarà trasferita la Vecellio - i soldi per l'intervento sono attesi dalla vendita dell'ex scuola Manuzio di viale San Marco - e all'ex dispensario l'intenzione è quella di realizzare un asilo mentre per gli altri due padiglioni si sta ragionando a centri culturali o di aggregazione per giovani e per anziani. In cambio della cessione immediata di edifici e spazi la Dng godrà di un aumento della cubatura del 15% e dello spazio con destinazione commerciale, che sale da 9 mila a 16 mila metri quadrati, più la realizzazione di albergo. «Con questo accordo potremo entrare in possesso delle aree subito» dice l’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi «e procedere subito con la realizzazione dei due parcheggi». Nei mesi scorsi però erano emersi alcuni mal di pancia, soprattutto nel Pd, per la revisione del progetto originario delle tre torri residenziali, iniziativa affossata dalla crisi del mercato e dalla difficoltà delle società coinvolte nella partita immobiliare. «La nostra contrarietà era» spiega Carlo Pagan, il consigliere del Pd che sta seguendo la questione «era legata all’ipotesi di costruzione di un centro commerciale, e quando la variante passerà in consiglio vigileremo perché ciò non accada anche se ci sembra che si stia lavorando a un progetto diverso, un intervento di qualità. In questo caso non avremo obiezioni da fare». Difficile dire quando il progetto, vista la crisi del mercato, potrà partire. La Dng è in contatto con tre fondi d’investimento interessati all’iniziativa, e che probabilmente aspettano il via libera della variante da parte del consiglio comunale per avere la certezza che l’area commerciale e l’albergo possano essere realizzati.
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