Il Brolo si amplia nella pinacoteca anche Tintoretto
MOGLIANO. «Al Brolo lavori al via già dal primo trimestre di quest’anno». Ad annunciarlo è l’assessore alla Cultura del Comune di Mogliano, Ferdinando Minello, che conferma l’intenzione di concretizzare il progetto di una nuova pinacoteca all’interno del centro epositivo moglianese. «Per la città», spiega Minello, «è certamente un’opportunità da non lasciarsi sfuggire sia sul profilo culturale che turistico».
Il Comune di Mogliano a fine 2016 ha accolto la proposta, avanzata dalla società Villaggio Globale International, di ospitare al Brolo le opere della collezione di proprietà dell’architetto trevigiano Giuseppe Alessandra. Destinato nel 2007 ai Musei Mazzucchelli in provincia di Brescia, questo prestigioso corpus di tele, sculture e disegni, tra cui figurano le prestigiose firme di alcune dei più importanti pittori rinascimentali della scuola lombardo-veneta, potrebbero arrivare già entro fine 2017 a Mogliano. L’idea è istituire un’esposizione permanente, in grado di attirare studiosi, appassionati e turisti. È previsto un ampliamento? «No, questo è escluso. Ci sono difficoltà tecniche da affrontare, per le quali abbiamo incaricato Villaggio Globale International di effettuare uno studio di fattibilità, ma della grande collezione Alessandra saranno esposte una quarantina di opere». Il loro valore è facilmente stimabile in milioni di euro e se ne deduce che anche il sistema di sicurezza del centro espositivo (pur avendo in passato custodito i lavori dei grandi nomi dell'arte contemporanea come Picasso, Chagall, Giacometti) necessiti oggi di un sostanziale aggiornamento.
Le opere della collezione sono soprattutto ritratti. Dal 1957 l’architetto trevigiano Giuseppe Alessandra ha acquisito opere databili a partire dal XIII secolo e riconducibili ad alcuni dei più importanti pittori rinascimentali. Potranno essere esposti capolavori come il “Busto di orientale” di Vittore Carpaccio; “Ritratto di Sebastiano Venier” di Jacopo Tintoretto; “Ritratto d’uomo con teschio di cavallo” di Pietro della Vecchia, che raffigura il Giorgione.(m.m.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia