Il bozzetto rubato di Vedova rispunta in una galleria di Treviso
VENEZIA. Lo schizzo di un progetto di lavoro dell’artista Emilio Vedova è stato trovato in una galleria d’arte di Treviso e posto sotto sequestro dalla guardia di finanza.
La scoperta dello “schizzo” autentico del maestro veneziano, tra gli artisti italiani più celebri della seconda metà del Novecento, è stata fatta nei giorni scorsi ed ha portato al sequestro prima e alla restituzione dell’opera poi alla “Fondazione Vedova” di Venezia.
L’opera è stata trovata esposta in una galleria d’arte trevigiana e portava anche la firma dello stesso Vedova. Una firma falsificata per accrescere eventualmente il valore dello schizzo. Era stato rubato alla fine degli anni Ottanta dal laboratorio dell’artista veneziano. La procura della Repubblica di Treviso ha, però, deciso di non procedere nei confronti del gallerista essendo stata accertata la sua buona fede.
«L’opera», spiega il tenente colonnello Massimo Dell’Anna, comandante del nucleo di polizia tributaria, «è già stata consegnata alla Fondazione di Venezia che cura e valorizza il patrimonio artistico e la memoria storica del grande artista veneziano. Dopo il rinvenimento, il manufatto è stato esaminato dalla Commissione tecnica della Fondazione che ne ha certificato l' autenticità, disconoscendo, tuttavia, la firma appostavi per accrescere l’appetibilità commerciale degli eventuali acquirenti».
Le indagini dei militari del comando provinciale delle Fiamme Gialle hanno permesso di accertare che, alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, l'opera era stata con ogni probabilità rubata dal laboratorio dell'artista. Una volta accertata la buona fede del gallerista, i finanzieri si sono attivati per restituire l’opera alla Fondazione Vedova.
Soddisfatto Fabrizio Gazzarri, il direttore dell’archivio e collezione “Fondazione Vedova”: «Lo schizzo che ci è stato consegnato dalla guardia di finanza», spiega, «è un programma di lavoro in vista della realizzazione di alcuni grandi tondi coincidenti con l'inizio del ciclo artistico, “In continuum”. Il valore commerciale? È difficile da stabilire anche perché non si tratta di un’opera vera e propria ma di schizzi che comunque documentano l’opera di lavoro analitico e preciso di Vedova».
Il progetto testimonia un momento fondamentale della vita artistica di Emilio Vedova: l’approdo alla tecnica dei cosiddetti “tondi”, opere pittoriche realizzate su telai circolari che costituiscono una delle produzione artistiche più caratterizzanti del maestro veneziano.
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