Il bluff del pugno di Cipriani: «Veneziani imparino a essere più tolleranti»
VENEZIA. Arrigo Cipriani, patron dell'Harry's Bar di Venezia, usa l'ironia per stemperare le ire dei concittadini stanchi di vedere sottratti i posti riservati sui vaporetti ad anziani, invalidi e donne incinte da aitanti turisti, poco disposti a cedere l'agognato sedile a chicchessia. Dopo aver letto sui giornali locali le proteste di un paio di veneziani arrabbiati con i villeggianti maleducati, ha preso carta e penna e scritto una lettera, raccontando di aver preso a pugni alla veneranda età di 82 anni un giovane «che non si voleva alzare per far sedere una povera vecchietta».
La lettera in breve è rimpallata su Facebook, accolta dai commenti entusiastici di alcuni veneziani che si dicono stanchi di subire le angherie dei «foresti» sui mezzi pubblici lagunari. Peccato che Cipriani, in realtà, ce l'avesse proprio con i suoi concittadini e la lettera fosse tutto un bluff. «La gente non ha più il senso dell'umorismo - commenta - mi spiace di avere creato tanto scompiglio, i miei concittadini non se la devono prendere, volevo solo invitarli a non essere così intolleranti».
Qualche volta, ammette, «i turisti esagerano e finiscono per schiacciare la città sotto la loro invasione» ma in ogni caso «l'unica soluzione è la tolleranza». «Tanto più - conclude Cipriani con un sorriso - che Venezia deve al turismo la propria sopravvivenza. Non ce lo dimentichiamo»
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