Il biologico salva “Terre dei Dogi”
PORTOGRUARO. Luci e ombre su Terre dei Dogi. È calato ieri il sipario, tra diversi mugugni, sulla 13° edizione della fiera dei prodotti e dei sapori del Veneto orientale. Qualcosa si è inevitabilmente guastato. Gli aspetti negativi riguardano le condizioni meteo delle prime due giornate, quando di sera faceva molto freddo; e la scarsa presenza di turisti nelle mattine di sabato e domenica. I gestori delle casette brindanno, ma solo a metà per il buon riscontro registrato con i giovani. L’Ascom si ritiene comunque soddisfatta. Corso Martiri è risultato più frequentato rispetto all’asse di via Garibaldi, dove si è lavorato bene soprattutto in via Seminario. I negozi in questi giorni di chiusura al traffico hanno molto sofferto. Prevale più un sentimento di delusione che non di euforia, quindi. Per il prossimo anno si dovrà ripensare a una Terre dei Dogi diversa. Ma per ragionarci c’è tempo.
Gli aspetti negativi. Il freddo purtroppo ha giocato un ruolo determinante, soprattutto nella serata inaugurale. Il venerdì sera i pochi frequentatori di Terre dei Dogi hanno camminato indossando il giubbotto. Il clima è migliorato, ma a intermittenza. L’alternanza di clima sereno e tempo nuvoloso ha mandato in frantumi le aspettative degli espositori il sabato. Prima di sera, nel secondo giorno di manifestazione, è pure piovuto. Ieri mattina presenze scarne, il clima splendido e caldo ha invogliato molti portogruaresi ad andare al mare. Deserta Borgo San Giovanni.
Gli aspetti positivi. Bene la Fiera del Biologico. Di sicuro a godere di maggiori benefici sono stati quei commercianti che hanno proposto prodotti tipici e del buon vino. Ma solo nel tardo pomeriggio e in serata. Hanno lavorato alla grande, come consuetudine, quei locali che hanno allargato i plateatici e hanno proposto musica dal vivo per tutti i loro affezionati clienti. Si è registrato un vero e proprio boom all’altezza di Bacaro e Tecla. Tra le note liete le escursioni in gondola e sulle caorline. Note liete per le varie manifestazioni inserite grazie all’impegno dei vari enti che hanno organizzato la manifestazione. La mostra fotografica di Fulvio Roiter ha registrato in via Garibaldi oltre 500 presenze. La favola del Doge del ’700 ha avuto un vero e proprio boom anche grazie alle degustazioni. Le gondole hanno suscitato scalpore. Oltre 200 persone hanno potuto scoprire una Portogruaro sconosciuta tra i rii. Soddisfatti gli espositori di via Seminario.
Rosario Padovano
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