Il benzinaio nega tutto «Non ho vinto il jackpot»

CAORLE. Quando lo si contatta, nel suo distributore, cade un po’dalle nuvole e ti accoglie con un sorriso quasi beffardo. Che può volere dire e non dire. Ma lui, smentisce categoricamente. «Cercate...
LAMANTEA - DINO TOMMASELLA - CAORLE - TABACCHERIA famiglia mattiuzzi filippi - vincita superenalotto.
LAMANTEA - DINO TOMMASELLA - CAORLE - TABACCHERIA famiglia mattiuzzi filippi - vincita superenalotto.
CAORLE. Quando lo si contatta, nel suo distributore, cade un po’dalle nuvole e ti accoglie con un sorriso quasi beffardo. Che può volere dire e non dire. Ma lui, smentisce categoricamente. «Cercate altrove, chi ha centrato il 6 non sono io».


Sgombra subito il campo da equivoci, Luigi Rusalen, il benzinaio indicato da diversi giorni come il vincitore dei famosi 77,7 milioni di euro al Superenalotto, premio che ha permesso di parlare di Caorle in tutta Italia e in mezzo mondo. Il vincitore del jackpot rimane dunque ancora senza un volto e un nome. «Sto subendo da giorni un’attenzione sgradita», racconta Luigi Rusalen, dalla sua postazione di Sansonessa, «mi hanno chiamato persino dalla banca; e un mio parente addirittura da una barca in mare aperto, per chiedermi se è vero, se sono io cioè il vincitore el jackpot». Lo sguardo si fa severo quando parla di questa “ciacoa”, che per lui sta diventando un incubo. «Io non so chi ha messo in giro le voci in paese, è un peccato. Mi stanno condizionando un la vita. Per il nome del vincitore occorrerà cercare da un’altra parte». «Io poi non gioco mai», conclude, «proprio per questo non capisco il motivo per il quale sono stato indicato in Caorle come uno dei possibili vincitori. Non riesco a spiegarmelo». Gli altri due sospetti al momento non si sono fatti avanti. Sono un cuoco di 55 anni che risiede e lavora nel rione di Santa Margherita, dove è avvenuta la vincita; e un turista, forse italiano, che d’estate vive in un appartamento ricavato nel palazzo al cui piano terra c’è la famosa rivendita Mattiuzzi – Filippi, dove è stata giocata la schedina vincente. Il 6 centrato a Caorle ha permesso al vincitore di portarsi a casa l’ottava vincita più consistente nella storia dei giochi in Italia. All’epoca del famoso jackpot da oltre 170 milioni (una quota venne giocata anche a Pordenone), furono organizzati viaggi in autobus dall’Austria e dalla Germania per giocare. Ecco perché tra i papabili di questa vincita potrebbe esserci un turista austriaco o tedesco.
(r.p.)


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