Il Ballo della Cavalchina in salsa spagnola
Un trionfo di rosso e nero, nacchere, mantillas di pizzo, balze per la “Festa española” che animato fino a notte fonda il teatro la Fenice per la tradizionale Cavalchina, esclusivo ballo in maschera, con biglietti dai 300 ai 500 euro: gran folla, ma qualche palco libero. E un giallo: Miguel Bosè - premiato con Alessandro Preziosi e Emma con la Cavalchina Awards, riconoscimento «per personalità straordinarie per talento creativo e interpretativo e stile di vita internazionalmente riconosciuto come simbolo artistico unico e inimitabile», come recita pomposamente la motivazione - ha dato buca. Il cantante e attore spagnolo è sì arrivato a Venezia, ma non si è presentato in teatro, stravolgendo la scaletta della serata, per il resto spettacolare, come sempre.
Bianca Aosta vestita da torero; in fucsia e rosa la madrina Antonia Dell'Atte (modella protagonista del calendario Pirelli 2014); Marta Marzotto in caftano nero letteralmente coperta da collane di perle, dalla testa alle ginocchia; l’attore Fabio Testi con la compagna; presenti naturalmente anche l'ambasciatore di Spagna in Italia Javier Elorza e il console Anotnio Simionato. Tra i premiati, Alessandro Preziosi ha ritirato il suo Award in smoking e Emma avvolta da un lungo abito bianco, dal taglio lineare, ma sbarluccicante di strass.
Tra gli artisti che si sono esibiti, anche la soprano veneziana Lieta Naccari, 24 anni, diplomata al conservatorio Benedetto Marcello, al suo debutto nel grande teatro lagunare, con una ode lirica in francese, scritta da Rufus Wainwright -«Il più conosciuto cantautore del pianeta», come lo ha definito Elton John» - che l’ha accompagnata al pianoforte. Tra una premiazione e l'altra, uno spettacolo fantasmagorico con le magie del verticalista Andrea Togni, l’energia sensuale delle nove ballerine del gruppo spagnolo G9Danza, i danzatori-acrobati Performers, presentati da Maurice Agosti, fino al colpo di scena di mezzanotte, quando sul palco sono apparse tre ballerine e quattro enormi piedistalli con statue greche...in realtà palestratissimi ballerini nudi, coperti di gesso, statue viventi che hanno dato il via alle danze. A strapapre qualche grido tra lo stupito e il timoroso, l’esibizione di un domatore di pappagalli che ha liberato quattro maestopsi uccelli colorati, a volo radente sulle teste degli invitati: uno dei pappagalli si è infilato nel palco reale, “dileguandosi”.
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