Ignari cittadini truffati da falsi agenti di vendita
PORTOGRUARO. Contratti di beni firmati da ignari cittadini, il Codacons lancia l’allarme degli agenti truffa. L’ente a tutela dei consumatori, infatti, si è ritrovato in queste ultime settimane a fronteggiare diverse richieste di aiuto pervenute da residenti che avevano firmato veri e propri contratti per la fornitura di beni presentati come semplici richieste di dati per la ricezione di materiale informativo.
A suonare il campanello delle abitazioni ci sono quasi sempre venditori gentili e premurosi, che con grande caparbietà riescono a strappare la firma di persone poco attente e scrupolose.
I casi su cui l’ente è stato coinvolto hanno riguardato alcune famiglie del portogruarese, ma anche del vicino pordenonese.
«Di frequente succede che si presentano delle persone all’interno delle abitazioni», spiega l’avvocato Margherita Cusin del Codacons, «sottoponendo all’attenzione dei privati dei cataloghi per vendita di beni come per esempio elettrodomestici, mobili e suppellettili. Questi finti “commerciali” dicono a voce che si tratta di documenti che rappresentano una raccolta di dati che permette di ricevere gratuitamente a casa giornalini pubblicitari, sconti e dépliant. Gli interessati», spiega Cusin, «hanno quindi firmato accorgendosi solo a una lettura più approfondita che si trattava di contratti di acquisto vincolanti e che in diversi casi impegnano ad un acquisto per diverse migliaia di euro».
Tra i cittadini coinvolti spicca la situazione di una donna di Villanova di Fossalta, recatasi agli uffici pordenonesi raccontando di esser completamente caduta nella trappola.
«La donna aveva autorizzato l’acquisto di alcuni mobili per seimila euro», continua l’avvocato Cusin, «senza aver letto bene tutto il contratto che le era stato sottoposto. Il codice del consumo tutela il consumatore nel caso di contratti sottoscritti al di fuori dei locali commerciali, quindi all’interno delle abitazioni. La comunicazione di recesso ha una durata di 90 giorni».
Come agire quando ci si trova di fronte a casi simili? «Quando ci si accorge di aver firmato il contratto», conclude Cusin, bisogna subito inviare una comunicazione di recesso contrattuale attraverso una raccomandata a/r o pec all’indirizzo della sede legale di queste aziende. Bisogna fare sempre molta attenzione; il cittadino può trovarsi di fronte a delle vere e proprie truffe».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia