Idrovia, pronte le osservazioni
CAMPOLONGO. Il comitato intercomunale “Brenta sicuro” ha approntato un plico con decine di osservazioni al Piano di Bacino che spedirà in Regione in questi giorni. Il Piano di Bacino contieneil progetto dell’Idrovia Padova - Venezia. Intanto non mancano azioni di promozione dell’opera anche a livello del comprensorio visto che proprio domani alle 21 nella sede del Muso di Bojon, in via Lova, si terrà una riunione del gruppo che da anni si batte insieme a 30 fra sindaci e associazioni per il completamento dell’opera. «Solo 20 mesi fa», spiega per il comitato Marino Zamboni, «l’ipotesi di trovarci vicini al momento di discutere la progettazione, seppur preliminare, sarebbe sembrata fantascienza. Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici politici regionali, hanno modificato gli orientamenti, che oggi appaiono vicini alle esigenze del territorio. Il progetto dell’Idrovia rispecchia questo positivo cambio di rotta. Il contributo determinante è stato dato dai Comuni padovani e veneziani, dai cittadini e dai comitati». Il percorso di pianificazione è lungo, dal momento che prevede, oltre alla progettazione preliminare (che vedrà la luce l’8 marzo), anche la progettazione definitiva ed esecutiva. Il completamento di queste tre fasi (oltre alle autorizzazioni ambientali, gli eventuali ricorsi ed approfondimenti), è previsto dall’Autorità di bacino, nel piano redatto, entro il 2021. Il documento, nella sua forma definitiva, non prevede programmazioni dopo il 2021. Il costo dell’idrovia è, dallo studio di fattibilità del settembre 2012, di 534 milioni di euro. «Speriamo si riesca», conclude Zamboni, «a contenere i costi ma soprattutto si propongano soluzioni ai problemi ambientali e salvaguardia dei territori di Mira, ossigenazione e gestione dei sedimenti in laguna». Dagli anni Sessanta a oggi, fa sapere il comitato, per l’Idrovia sono già stati fatti 13 ponti stradali ed uno ferroviario, 2 conche di navigazione e scavati 10 chilometri sui 27 totali. (a.ab.)
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