«Idrovia, la Regione risponda»
MIRA. Una ventina di comitati della Riviera del Brenta, del padovano e del vicentino chiedono all’assessore regionale Giampaolo Bottacin un incontro urgente in cui spieghi i motivi dell’impasse per il completamento dell’Idrovia Padova-Mare. A fare congiuntamente la richiesta sono Legambiente Veneto con i circoli di Venezia, Padova, Saonara- Vigonovo, Selvazzano, Piove di Sacco, CIA-Confederazione Italiana Agricoltori Veneto, Acque Urbane Ponte S. Nicolò, comitato spontaneo Alluvionati Montegrotto Terme, C.S.T. Comitato Salvaguardia del Territorio Selvazzano e Rubano, Associazione Mira Lab di Mira, associazione. "Una mano per Battaglia Terme", Comitato Intercomunale Brenta Sicuro”. «Da anni», spiega per i comitati Marino Zamboni, «ci battiamo per la sicurezza idrogeologica dei territori nelle provincie di Padova e Venezia. Nel 2013, il presidente regionale Zaia ha dichiarato, evidentemente molto preccupato dello stato dei nostri fiumi, che i "corsi d'acqua, in regione, sono delle autentiche bombe ad orologeria". Crediamo che il completamento dell'idrovia Padova-mare, sia indispensabile per la salvezza dalle grandi piene dei fiumi Brenta e Bacchiglione oltre che via d'acqua utile per l'apporto di indispensabili sedimenti ed ossigenazione per la laguna. La navigazione commerciale dell'opera, potrebbe portare importanti risvolti dal punto di vista ambientale, occupazionale, economico».
«Quest'anno», spiegano le associazioni, «abbiamo incontrato 28 amministrazioni, lo scorso anno 25 sindaci, per un totale oltre 50 amministratori locali. Tutti preoccupati per la sicurezza idraulica. Nonostante la Regione abbia spiegato con atti concreti, cioè con un incarico per un progetto ad hoc, di volere quest’opera non si sa più sull’iter che sarà intrapreso. Tutto dopo le elezioni Regionali è come congelato. Per questo chiediamo un incontro urgente all’assessore Bottacin». (a.ab.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia