«Idroambulanza, cerchiamo un approdo»
PUNTA SABBIONI. «Ci siamo già attivati per individuare un approdo riservato alla Croce Verde, questione fra le nostre priorità ma di non facile soluzione». Il sindaco Roberta Nesto interviene sulla questione dell’approdo dedicato alle emergenze del 118 confermando l’impegno dell’amministrazione comunale nel cercare a Punta Sabbioni un pontile idoneo alle esigenze della Croce Verde.
L'associazione Onlus ha evidenziato più volte la necessità di avere anche a Cavallino-Treporti un approdo coperto dedicato ai trasporti sanitari come quello installato in piazzale Roma a Venezia, in modo da mettere al riparo da ritardi i trasporti in idroambulanza dei pazienti diretti all’ospedale civile. «Per l'utilizzo del pontile numero 3 ci stiamo informando se è possibile», spiega il primo cittadino, «si tratta di scegliere la migliore soluzione e di avviare una richiesta di concessione. A Punta Sabbioni ci sono pontili gestiti dal privato Nethun e altri approdi con responsabilità del comune di Venezia che su questi temi, a nostre precise richieste, non ha mai risposto da quando ci siamo insediati. Avevamo proposto alla Croce Verde di spostare il punto di approdo ma non è stata una soluzione percorribile».
Non la pensa così il capogruppo di “Civica”, Angelo Zanella. «Inutile sbattere la porta in conferenza metropolitana», rileva, «se poi si rimane passivi su temi così importanti per i cittadini. Denota un atteggiamento negativo nei confronti di Venezia così come sul fronte dei servizi per il trasporto in laguna. Il comune di Cavallino-Treporti dovrebbe da subito gestire tutti gli approdi a Punta Sabbioni, lo può fare direttamente o tramite altri soggetti. Tanto è vero che l'attuale amministrazione a fine 2015 aveva presentato una proposta di convenzione con il comune di Venezia, prontamente ritirata perché avevamo, come opposizioni, fatto notare le nostra perplessità per le notevoli mancanze del provvedimento così presentato. A un mese e mezzo di distanza non sappiamo ancora cosa intende fare. Ora sembra sia Venezia che, provvisoriamente e senza titolo, stia gestendo gli approdi».
Francesco Macaluso
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