Identità digitale, Venezia capofila in Italia
VENEZIA. Dal primo lunedì di aprile, i cittadini veneziani potranno richiedere la loro “identità digitale” e accedere con un’unica username e password non solo ai servizi nazionali previsti dal nuovo Spid-Sistema pubblico di identità digitale - come Inps (fascicolo previdenziale, contributi, calcolo pensione), Inail (assicurazione sul lavoro) e Agenzia Entrate - ma anche ai servizi comunali. Venezia e Firenze, infatti, sono gli unici due Comuni in Italia a partire con il servizio in contemporanea con il lancio nazionale.
Per ottenere la propria identità digitale bisognerà recarsi con un documento a uno sportello Poste Italiane oppure in un negozio Tim (autorizzati anche i centri Infocert): nel caso si sia già titolari di un conto Banco posta o in possesso della firma digitale, si potrà procedere online, mentre entro l’anno Tim dovrebbe rendere il servizio possibile anche attraverso webcam. Al momento, bisogna farsi identificare “a vista”. Il nuovo sistema nazionale - che funziona un po’ come la rete bancaria - permetterà l’accesso a servizi diversi con un unico identificativo e una sola password da ricordare. Ad ogni accesso, il sistema invierà via cellulare una seconda password di sicurezza, usa-e-getta.
«Siamo stati i primi ad aderire al nuovo Spid: partiamo ad aprile con i servizi del portale scuola», osserva Alessandra Poggiani, direttrice di Venis, la società informatica del Comune di Venezia, «iscrizioni asili nido, iscrizioni scuole dell’infanzia, iscrizione al servizio di trasporto scolastico e con l’ accesso gratuito alla rete Wifi cittadina VeniceConnected. Poi, entro l’estate, seguiranno l’accesso allo sportello telematico Tributi per il pagamento di Imu, Tari e Tasi, la visualizzazione proprie pratiche edilizie e notifiche sullo stato di avanzamento, lo sportello Imposta di soggiorno, quello del Trasportatore. Progressivamente tutti i servizi digitali esistenti del Comune di Venezia saranno accessibili attraverso Spid e nuovi servizi online verranno aggiunti».
«L’obiettivo è aumentare l’utilizzo dei servizi telematici, perché abbiamo una storia di molti servizi e poco utilizzo», spiega Poggiani, che il progetto Spid aveva seguito da presidente dell’Agenzia digitale italiana, «ad esempio, sono molti gli utenti del wi-fi - oltre 50 mila iscritti al servizio - ma pochi per gli altri servizi. Stiamo lavorando anche per renderli visivamente più belli e facili da utilizzare: entro giugno il Comune di Venezia avrà un nuovo portale, molto più immediato. Importante è capire che l’identità digitale non è fatta per facilitare le amministrazioni, ma per aumentare il tasso uso di Internet anche per i più anziani. Perché è così facile andare su Facebook e non per Inps? Lavoreremo anche sulla comunicazione».
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