«Idee vincenti, i premi vanno restituiti»

Il procuratore contabile Evangelista: pronti ad archiviare il giudizio non appena il Comune recupererà i 426 mila euro
INTERPRESS. 14.08.2015. CA'FARSETTI E CA'LOREDAN
INTERPRESS. 14.08.2015. CA'FARSETTI E CA'LOREDAN
La Procura della Corte dei Conti del Veneto è pronta ad archiviare l’indagine per danno erariale a carico della giunta Brugnaro in relazione ai premi distribuiti ai dipendenti sulla base delle loro “Idee vincenti”, ma a due precise condizioni: che l’amministrazione cancelli il criterio contestato e che recuperi i 426 mila euro già erogati in busta paga ai dipendenti “vincitori” per il 2016.


Lo chiarisce il procuratore contabile Paolo Evangelista, che nei giorni scorsi ha inviato una missiva al sindaco Luigi Brugnaro, ricevendo rassicurazioni che questa sarà la strada intrapresa da Ca’Farsetti.


«Aspettiamo di avere un riscontro effettivo da parte dell’amministrazione alle nostre indicazioni, poi siamo pronti ad archiviare il giudizio», spiega con toni positivi lo stesso procuratore, «nel momento in cui il Comune rivedrà le sue posizioni, cancellando il criterio con un provvedimento di autotutela e recuperando quanto già erogato – magari trattenendolo in quota sui premi futuri – non ci saranno più i presupposti per la contestazione di danno erariale».


Il procuratore Evangelista fa così il punto sull’iter dell’indagine seguita alla presentazione di un esposto della Cgil Funzione pubblica, che come gli altri sindacati – Cisl esclusa, l’unica a sottoscrivere l’integrativo con il Comune – ha contestato i criteri per la concessione dei premi, ritenuti troppo discrezionali.


«Risulta particolarmente lesivo dei criteri generali del buon andamento delle pubbliche amministrazioni», aveva scritto il segretario Cgil-Fp, Daniele Giordano nella segnalazione alla Corte, «la distribuzione di risorse economiche che non si fondino su criteri trasparenti, rilevabili e meritocratici»,


Ricevuto l’esposto, la Procura aveva così chiesto a un ispettore del ministero dell’Economia di valutare il caso. «Ci siamo rivolti ai massimi esperti dello Stato in materia di contratti, perché le peculiarità sono molto specifiche», chiarisce ancora il procuratore veneto della Corte dei Conti, «e la sua conclusione è stata – nella sostanza – che i premi ai dipendenti vanno erogati non a monte, sulla base della presentazione di una semplice proposta, ma al termine del progetto, dopo la verifica della sua effettiva realizzazione».


Nei giorni scorsi, le comunicazione tra la Procura e il sindaco Brugnaro: «Se il Comune agirà in sede di autotutela, come ci ha detto che farà, e recupererà le cifre già erogate, archivieremo subito il giudizio». La lettura del magistrato è in positivo: una collaborazione tra le istituzioni – ove possibile – per trovare la soluzione che non determini danni per le casse pubbliche e, al contempo, eviti i tempi lunghi (e relative spese) di un giudizio.


«Siamo contenti di aver avviato un meccanismo virtuoso per evitare errori e danni», conclude Evangelista. Ora l’amministrazione dovrà però chiedere indietro i premi ai dipendenti che li hanno percepiti: 508 le “idee vincenti” presentate, con un importo medio erogato di 599,71 euro. C’è chi ha proposto di educare il turista a tenere la destra in calle, per ordinare i flussi turistici – con una segnaletica orizzontale con la scritta “Kepp (testuale) the right” – chi ha suggerito premi individuali per i vigili urbani basati sul numero di arresti, denunce a piede libero o sequestri di stupefacenti compiuti. Chi ha proposto droni telecomandati dagli stessi vigili per far fluire il traffico a distanza, chi stivali con l’acqua alta con il logo del Comune di Venezia venduti ai turisti per riservarsi il copyright. Chi ha proposto di “mettere in scena” i conflitti tra colleghi per affrontarli al meglio. Chi ha suggerito quiz a premi – con viaggi gratis in vaporetto – sui social legati alla conoscenza di Venezia.


Nel frattempo il Tribunale del lavoro ha annullato il contratto firmato tra il Comune e la sola Cisl, sono riprese le trattative, l’amministrazione ha nuovamente sottoscritto con la Cisl l’integrativo (Idee vincenti incluse), dicendosi però disponibile – con gli altri sindacati – a rivedere i criteri. Alla luce dei colloqui con la Corte dei Conti, si capisce il motivo.


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