Idee vincenti, bufera su premi e criteri

Interpellanza del M5S e critiche della Cgil: «Non si sa quali progetti sono stati accettati e non si rendono noti i punteggi»
Di Enrico Tantucci

C’è chi propone di educare il turista a tenere la destra in calle - per ordinare i flussi turistici - con una segnaletica orizzontale con la scritta “Kepp (testuale) the right”. Chi vuole premi individuali per i vigili urbani basati sul numero di arresti, denunce a piede libero o sequestri di stupefacenti compiuti, istituendo una sorta di “cottimo” dell’ordine pubblico. Droni telecomandati dagli stessi vigili per far fluire il traffico a distanza. La creazione di una pattuglia di vigili in sandolo, per il controllo a remi del traffico acqueo.

Stivali con l’acqua alta con il logo del Comune di Venezia venduti ai turisti per riservarsi il copyright. Chi ancora propone di “mettere in scena” i conflitti tra colleghi, come a teatro, per affrontarli meglio. E chi vuole i quiz a premi - con viaggi gratis in vaporetto - sui social legati alla conoscenza di Venezia. Sono alcune delle cosiddette “idee vincenti” richieste dal sindaco Luigi Brugnaro ai suoi dipendenti per erogare alle migliori parte dei premi di produttività riservati ai comunali. E che ora sono rese note perché il Comune ha messo on line il voluminoso dossier che le contiene. Secondo l’assessore al Personale Paolo Romor, 508 sono state le proposte arrivate dai 697 dipendenti partecipanti all’iniziativa, delle quali 290 provenienti da un singolo dipendente e 218 da gruppi e che per l'iniziativa sono stati stanziati 426 mila euro con un importo medio erogato di 599,71 euro. I “vincitori” hanno già ricevuto il premio in busta-paga. Ma chi siano e con quali idee abbiano vinto il dossier si guarda bene dal dirlo.Tanto che il movimento Cinque Stelle, con la consigliera comunale Sara Visman, ha già presentato un’interpellanza all’assessore denunciando come «non ci sia sufficiente trasparenza nelle procedure dovuta alla scarsissima documentazione pubblicata, pur essendoci impiego di denaro pubblico a copertura dell'iniziativa. La stessa carenza di trasparenza si ritrova nell'intero processo di valutazione del personale considerando gli obiettivi non assegnati, i colloqui non eseguiti e le valutazioni compiute da funzionari che spesso non conoscevano i valutati» Visman chiede di spiegare come sono stati individuati i criteri di assegnazione degli importi da erogare, di sapere quante sono le idee vincenti approvate delle 508 presentate, con i punteggi.

«È una presa in giro», dichiara Daniele Giordano, segretario generale Fp Cgil. «Innanzitutto le idee presentate non sono 508 come si legge nel report, ma molte meno, dato che da una scorsa delle 174 pagine abbiamo riscontrato numerosi doppioni. Inoltre facciamo fatica a ritenere “idee” dei progetti descritti con una manciata di parole e che definire generici è un eufemismo. Altre sono davvero strampalate, altre ancora sono ridondanti nei contenuti nemmeno fosse stato messo un filtro nella raccolta delle proposte per evitare di dimostrare un fallimento in termini di partecipazione. Da nessuna parte compare quali siano state premiate, dato che sono già state pagate, né se alcune siano state valutate dalla commissione preposta, né quali idee siano state giudicate “effettivamente” vincenti. Come Cgil ci opporremo con tutte le forze a questo strumento e con tutte le azioni possibili e invitiamo i lavoratori che avessero beneficiato della prebenda regale a stare attenti al suo utilizzo perché potrebbero, dopo controllo di qualche autorità contabile o ministeriale, doverla rimettere nel fondo dei lavoratori».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia