«I vigili urbani sfiduciano Agostini»

Dura lettera di Ragno della Uil Funzione pubblica al comandante, dopo le sue accuse di “imboscati” ad alcuni agenti
Agenzia Candussi, giornalista: Chiarin. Assemblea sindacale vigili urbani presso Municipio Via Palazzo Mestre. Nella foto Mario Ragno (UIL)
Agenzia Candussi, giornalista: Chiarin. Assemblea sindacale vigili urbani presso Municipio Via Palazzo Mestre. Nella foto Mario Ragno (UIL)

Marco Agostini l’inossidabile, passato indenne per le Giunte e gli amministratori più diversi - da Bergamo a Cacciari, da Costa a Orsoni, fino a Brugnaro - per il suo ruolo giudicato indispensabile, è ora - da comandante dei vigili urbani, ma anche da capo del servizio ispettivo del Casinò – duramente sconfessato, anche sul piano personale, dai sindacati. Quella qualifica militaresca di “imboscati” data ai vigili che secondo lui si rintanano negli uffici per non andare in strada, proprio non è andata giù.

«Comandante adesso basta! se c’è qualcuno che ha “rotto” sei proprio tu!», gli scrive duramente in una lettera aperta il segretario aggiunto della Uil Funzione Pubblica Mario Ragno. «Caro Comandante, lei non se ne renderà conto, o la cosa non la tocca - scrive il sindacalista ad Agostini - che la stragrande maggioranza, dei vigili urbani di Venezia od operatori di polizia locale dir si voglia, ormai hanno un sentimento comune: si vergognano di essere rappresentati da chi li sta svendendo pubblicamente mistificando la realtà dei fatti, per le dichiarazioni che lei fa mezzo stampa o facebook, che creano delegittimazione da parte della cittadinanza verso il corpo di polizia locale di Venezia. I colleghi sono stanchi di essere insultati, denigrati e usati come parafulmine per nascondere la sua pessima gestione del lavoro e per le mancate promesse elettorali del nostro caro sindaco».

E il sindacalista va giù piatto: «I cittadini veneziani forse non lo sanno, ma lei è al comando della polizia municipale dal 2007, con la parentesi da direttore generale (dove il comandante di allora era influenzato o per meglio dire “bloccato”da lei), non ti si è mai accorto di niente? Forse era distratto? Di chi sarà mai stata la responsabilità di aver creato questa banda di vigili imboscati, fannulloni, simulatori, assenteisti, indecorosi nel vestirsi e nella loro persona? Caro comandante il pesce puzza dalla testa! Se effettivamente fosse come lei afferma, ma chi li ha imboscati tutti i vigili che lei afferma? Perché non è intervenuto prima? E non racconti la balla che non ha potuto per colpa di altri… Ripeto, lei è un irresponsabile, quando insulta i suoi “uomini” sui giornali la gente perde rispetto per la divisa e per la persona che la indossa, mettendo in pericolo chi ogni giorno sta in strada e mette faccia anima e corpo in questo lavoro. Si preoccupi di garantire un salario dignitoso ai suoi operatori visto i rischi che corrono ed il disagio che hanno, invece di far buttare i soldi ai cittadini di Venezia per delle inutili e costosissime mitragliette Scorpio. Organizzi il lavoro a garanzia della sicurezza degli operatori invece di preoccuparsi della loro biancheria intima e di farli lavorare da soli in monopattuglia (tanto i denti sono i loro, vero?). Inizi a rispettarli in primis come persone perché sono tutti madri, padri e figli e la smetta di camuffare i diritti dei lavoratori come assenze fraudolente! Lei ad oggi ha dimostrato di non essere in grado di gestire 400 persone garantendo loro una turnazione “umana”, con carichi di lavoro equilibrati, una programmazione sensata ed equità».

E ancora Ragno: «La smetta con le sue offese e falsità utili solo a togliere l’attenzione dalle carenze del suo comando e a soddisfare la vena sadica di chi gode a vedere insultato chi porta una divisa. Non si è mai visto un comandante che non solo non difende i suoi uomini ma addirittura li accusa su media e social network». La conclusione è un annuncio di nuove contestazioni: «Non riuscirà a fare abbassare la testa a queste persone con i suoi trasferimenti punitivi e con suoi discutibili ordini di servizio: gli agenti vogliono rispetto! E se i vigili urbani la sfiduciano, lei non li rappresenta più!»(e.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia