I tormenti dell’adolescenza diventano commedia musicale

Al teatro Goldoni arriva “Spring awakening”: una band rock sul palco per eseguire dal vivo i brani che accompagnano gli attori

VENEZIA “Spring awakening”, commedia musicale di Sater e Sheik liberamente tratta da Risveglio di primavera di Wedekind , è una delle più acclamate e controverse fra quelle messe in scena nell’off Broadway negli ultimi anni. Sarà al Goldoni di Venezia dal 3 al 6 aprile e al Verdi di Padova dall’8 al 13. È stata allestita per la prima volta in Italia da TodoModo Music-All, compagnia livornese che ha avuto il coraggio di mettere in scena questa storia di adolescenti dove, nonostante i conflitti fra studenti, scuola, famiglie e autorità, la ribellione diventa uno straordinario inno alla vita: i toni sono forti, i temi affrontati (si spazia da aborto, stupro e suicidio a amore, amicizia e libertà) pure.

Niente effetti speciali nè costumi sgargianti, ma soprattutto, come sottolinea il direttore artistico Piero Pontorno, un originale doppio registro prosa rock show con tanto di band formata da sette elementi ad eseguire, diretta da Stefano Brondi, le musiche dal vivo ogni sera. Una scelta controcorrente in un paese dove è normale che compagnie primarie utilizzino basi registrate. Testo in italiano, canzoni in inglese (le cui traduzioni compaiono sul grande schermo “visual” che campeggia sul fondo della scena). Il regista Emanuele Gamba porterà sul palco non solo la condizione dell’adolescenza, sconvolgente età dello slancio e del disagio, ma anche giovanissimi cantanti veneziani e padovani. Ad ognuna delle 11 rappresentazioni in cartellone fra Venezia e Padova, parteciperanno nel ruolo di swing quattro giovanissimi cantanti per un totale di 36 fra ragazzi e ragazze distribuiti fra le 11 repliche. Non professionisti selezionati nelle scorse settimane tramite casting e formati on line e con la collaborazione del maestro Giuseppe Lopizzo, docente di tecnica vocale. Il coraggioso inserimento nella stagione di prosa di una commedia musicale è un’ulteriore, forse una delle ultime tappe, dell’attenzione riservata dal direttore dello Stabile Alessandro Gassmann al mondo giovanile.

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