I test atomici svelano un falso alla Collezione Guggenheim

VENEZIA. I test atomici degli anni '50 hanno aiutato a smascherare un falso artistico, grazie a ricercatori italiani. Una tela attribuita al francese Fernand Le'ger, acquistata all'inizio degli anni '70 dalla mecenate americana Peggy Guggenheim e' indiscutibilmente un falso perché è stata dipinta quattro anni dopo la morte del pittore.
La scoperta, pubblicata su The European Physical Journal Plus, e' dei ricercatori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che hanno utilizzato la datazione al radiocarbonio basata sul cosiddetto 'bomb peak', l'aumento della concentrazione di radiocarbonio (C-14) nell'atmosfera dovuto ai test nucleari condotti nella guerra fredda e ridotti progressivamente dopo i trattati internazionali che li hanno messi al bando. I test hanno fatto impennare il livello di radiocarbonio anche nelle piante, come quelle di cotone o lino utilizzate per le tele dei quadri.
Con un acceleratore di particelle i fisici del Laboratorio per l'ambiente e i beni culturali (Labec) di Firenze e della sezione dell'Infn di Ferrara hanno misurato la quantità del radiocarbonio 'residuo' dei test nucleari in un frammento della tela non dipinta, prelevata dagli esperti del museo Guggenheim di Venezia dal quadro che si presumeva appartenere alla serie di Le'ger 'Contraste de Formes'.
Per decenni si è dibattuta l'autenticità dell'opera, messa in dubbio per la prima volta dal critico Douglas Cooper e il quadro, mai pubblicato sui cataloghi, non è più stato esposto da quando la Fondazione Solomon R. Guggenheim ha assunto la responsabilità della collezione.
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