«I tagli fateli decidere ai singoli Comuni»

Pavanello presidente Anci Veneto. Il confronto con il governo e la nuova giunta dell’Unione

MIRANO. Incontro dei sindaci a Montecitorio e prima uscita da presidente dell’Anci, l’associazione dei comuni del Veneto, per Maria Rosa Pavanello, mentre prende forma l’Unione dei comuni del Miranese: martedì ci sarà la presentazione della giunta. Nuove forme di rappresentanza anche per Mirano: ne parla il sindaco, tra tagli, tasse e prospettive future.

Lei ha parlato di tagli lineari pesantissimi imposti dal governo ai comuni. Come intende far invertire la tendenza?

«Farò il massimo per la regione che rappresento e intendo farlo creando un gruppo di lavoro che coinvolga tutto il territorio. Vorrei anche convincere a tornare sui loro passi quei comuni che hanno lasciato l’Anci Veneto. Credo che la strategia d’azione migliore sia davvero creare un tavolo di lavoro permanente con il Governo. Segnali positivi sono arrivati già dall’incontro in Parlamento con la proposta di Fassino di una conferenza interistituzionale a cadenza mensile. Altra ottima notizia è l’impegno del sottosegretario Delrio a superare le attuali regole del Patto di stabilità. Inoltre, si è finalmente parlato anche di autonomia rispetto a tagli da operare. In generale credo che le decisioni e i limiti posti dal Governo debbano essere misurati e calibrati in base al territorio. Ad esempio, l’analisi dei costi standard dimostra che in Veneto, per amministrare, si spende meno rispetto alla media nazionale. Per questa nostra capacità, però, non veniamo premiati».

Edilizia scolastica e sicurezza idraulica sono problemi reali: come trovare le risorse?

«Sono forse i problemi più impellenti per noi sindaci veneti. Il tavolo con il Governo dovrà dare risposte utili anche a queste emergenze: dobbiamo poter usare le nostre risorse per risolvere la situazione. Lo Stato deve prendersi le sue responsabilità: le zone a rischio non sono solo territorio veneto, ma italiano e gli studenti veneti saranno anche il futuro dell’Italia intera».

Che benefici potrà portare a Mirano il suo doppio incarico? Aumenterà il peso politico della città?

«Più che per via del mio nuovo incarico – votato all’imparzialità – ulteriore importanza e possibilità di sviluppo saranno acquisite da Mirano grazie all’Unione dei Comuni del Miranese, di cui la mia città è stata una delle più attive promotrici: la sua importanza potrà crescere perché sarà parte della quarta città della Regione, al centro tra Venezia - Padova -Treviso. E perché crescerà la rete relazioni con altre importanti realtà»

Filippo De Gaspari

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