I "T red" ai semafori fanno strage tra i bolidi della Mille Miglia

I vigili decidono di lasciarli in funzione al passaggio della storica corsa: come sempre, i dispositivi si rivelano implacabili. Ora si valuta di annullare le multe

MESTRE. La Mille Miglia ha sicuramente lasciato un ricordo forte nel cuore degli appassionati di motori. Ma neppure la corsa, a quanto pare, verrà dimenticata facilmente dai partecipanti, veneziani compresi, alla «gara più bella del mondo». Soprattutto quando, nelle prossime settimane, nelle loro cassette della posta arriverà una lettera della polizia del distretto Euganeo Estense.

Già, perché tra un flash e l’altro di macchine fotografiche e cellulari, molte auto d’epoca e di lusso della storica kermesse hanno fatto scattare pure i flash dei “photo red” di Solesino e Stanghella. I due apparecchi della statale 16 che rilevano i passaggi col rosso, infatti, non si sono fatti influenzare dalla maestosità delle auto in transito e hanno rilevato più di qualche infrazione, in particolare per le rosse che giovedì sera hanno partecipato al “Ferrari Tribute to Mille Miglia”, omaggio che il Cavallino Rampante ha voluto fare all’evento motoristico dell’anno.

Le Ferrari, tra cui alcune bellissime di appassionati della nostra provincia, sono partite nel pomeriggio da Desenzano del Garda, hanno percorso la statale dalle 23 in poi in direzione di Rovigo: «Più di qualche bolide è passato col rosso nei due incroci dotati di “photo red”» conferma Maurizio Cavatton, comandante della polizia locale di Solesino «In quel momento gli incroci non erano vigilati dai nostri agenti e le auto in gara non avevano alcun particolare permesso, tantomeno quelle di accompagnamento e supporto. Chi è passato col rosso, e i casi sono decine, riceverà sicuramente il verbale di multa a casa».

La dura legge del Codice della strada ha colpito anche la mattina del giorno dopo, alla Mille Miglia vera e propria. La lunga carovana di auto d’epoca, in questo caso, non è passata per il “photo red” di Solesino ma solamente per quello di Stanghella, perché arrivava da Este: «L’incrocio di via Nazionale era vigilato dai nostri agenti» sottolinea Cavatton «e dunque le auto in gara erano autorizzate a passare con il rosso». Brian Johnson, Jeremy Irons, Jay Leno e compagni, dunque, non riceveranno alcuna lettera dal comando solesinese.

«Dopo le vetture d’epoca, tuttavia, altre auto legate alla gara sono passate col rosso senza il presidio dei nostri vigili: a questi ovviamente non verrà perdonata l’infrazione» assicura Cavatton, facendo riferimento ad operatori e tecnici della manifestazione, giornalisti e fotografi ma anche a chi era semplicemente a coda delle automobili d’epoca e ha pensato che venerdì mattina tutto fosse permesso. Che la Mille Miglia si porti a casa qualche multa dalla Bassa Padovana non è peraltro una novità: negli ultimi anni, per le stesse motivazioni, lungo la Ss 16 erano state elevate altre sanzioni ai partecipanti. La collezione di multe potrebbe peraltro allargarsi, visto che anche il famigerato autovelox di Borsea, lungo la tangenziale Est di Rovigo, ha scattato numerose foto ad auto nobili e potenti (e relativo corteo) che viaggiavano oltre i 70 chilometri orari consentiti. Il Veneto, a loro, rimarrà certamente nel cuore.

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