I suoi monopattini elettrici a ruba tra i vip

JESOLO. Calciatori, ma anche divi del piccolo schermo o manager di grandi aziende italiane: tutti in sella ai monopattini dello jesolano Matteo Dalla Torre.
Il titolare della Dtm, azienda di Jesolo che in piazza Aurora opera nel settore della mobilità dal ’99, commercializza il gioiello della casa, il monopattino elettrico "Dtm Racing". Un mezzo, questo monopattino, divenuto ormai famoso dopo che molti calciatori, tra cui i campioni granata del Cittadella, compagine che milita con successo nel torneo di serie B, lo utilizzano per andare a fare allenamento tutti i giorni.
Altro che Suv o fuoriserie scintillanti a bordo della quali siamo abituati a vedere i grandi campioni dei tornei di calcio. Comodità, rispetto per l'ambiente sono le principali motivazioni che hanno spinto i giocatori granata a lanciare quella che sembra diventata rapidamente una moda.
Che parte proprio dal lido di Jesolo. 389 euro, si carica in 5 ore per arrivare fino a 35 chilometri di autonomia con le migliori prestazioni che possono variare sensibilmente.
Matteo Dalla Torre e la sua Dtm, sigla che riprende le iniziali di cognome e nome, ha l'esclusiva per la vendita di questo veicolo prodotto, neanche a dirlo, in Cina. Un imprenditore giovane, che non arriva a 40 anni, e che contribuisce a dare vitalità all'immagine della città turistica e alla sua impresa legata al turismo, ma non solo.
«Molti giocatori di calcio li hanno richiesti», spiega soddisfatto Dalla Torre, «spesso non li riconosco neppure perché li ordinano altre persone per loro. In dieci anni ne abbiamo venduti sempre di più. Ce li hanno chiesti anche a Mediaset, poi alla Rai, tanto per non fare preferenze. Girano gli spot, oppure li usano per muoversi nei set, non lo so. Con il tempo anche diverse aziende, penso ad esempio a quella dell'Amaro Lucano, ce li hanno chiesti per regalarli ai clienti come omaggio. Piacciono perché non costano molto, senza contare che non inquinamento e consumano pochissimo».
La normativa sulla loro circolazione non è ancora molto chiara e dipende spesso dai Comuni che la applicano e dal grado di tolleranza. Resta il fatto che ne vedremo sempre di più in giro. «Siamo orgogliosi di questo ragazzo», ha detto il presidente mandamentale della Confcommercio, Angelo Faloppa, «un esempio di imprenditore giovane e pieno di idee che ha rilanciato questo prodotto anche sulla base di valori importanti come può essere appunto il rispetto dell'ambiente».
Giovanni Cagnassi
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