I sistemi di difesa veneziani nell’Adriatico nella «tentative list» Unesco

La candidatura transnazionale a Patrimonio dell’umanità entra nel vivo: ora servirà un dossier fatto da tutte le città partecipanti. Ci sono anche Chioggia e Pellestrina
AGOSTINI INTERPRESS VENEZIA. 21.07.2008.- ALBERONI LUOGO DOVE SI SVOLSE LA FESTA DEL REDENTORE.
AGOSTINI INTERPRESS VENEZIA. 21.07.2008.- ALBERONI LUOGO DOVE SI SVOLSE LA FESTA DEL REDENTORE.

VENEZIA. La candidatura seriale transnazionale a Patrimonio dell'umanità delle «Opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo» è entrata ufficialmente nella «tentative list» Unesco. Lo rende noto il Comune di Palmanova (Udine), sottolineando che si tratta di un passaggio chiave verso il riconoscimento, che attesta la validità della proposta scientifica e il superamento della prima preselezione condotta da parte degli uffici di Parigi. Il progetto di candidatura entra ora nel vivo: le città inserite nel progetto, ovvero Bergamo (capofila), Peschiera del Garda, Venezia, Chioggia e Palmanova per l'Italia, Zara, Sebenico e Curzola per la Croazia e Cattaro-Castelnuovo per il Montenegro, dovranno lavorare al dossier di candidatura da consegnare entro il primo febbraio 2015.

Da quel momento l'ufficio di Parigi avrà 18 mesi di tempo per valutare la proposta e condurre la selezione definitiva. La decisione avverrà nel giugno del 2016. «È una notizia - commenta il sindaco di Palmanova, Francesco Martines - che attendavamo da settimane. Già a novembre, quando si è tenuto il convegno internazionale sulle fortificazioni militari a Palmanova, avevamo avuto la sensazione che finalmente, con il definitivo ingresso di Croazia e Montenegro nel progetto, la meta fosse più vicina. Ringrazio la presidente della regione Debora Serracchiani, che ha giocato un ruolo chiave nel 2013 per riattivare i legami con la Croazia e ringrazio il Ministro alla Cultura Massimo Bray, che ha mostrato grande sensibilità e attenzione per questo progetto, di cui ha sempre sottolineato anche la concreta valenza turistica».

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