I sinti: «Basta, via da questo villaggio»
«Qui siamo troppi, alcuni di noi vivono in sette in una stanza. Se ci danno un appartamento, noi andiamo di corsa». Orietta abita in via del Granturco, a ridosso della tangenziale, in una delle ultime casette del villaggio sinti. La sua famiglia è tra quelle che hanno fatto domanda per ottenere un appartamento dal Comune e andarsene dal campo. Una scelta inattesa: andare ad abitare in un normale condominio assieme ai “gagi”, come i sinti chiamano tutti gli altri veneziani.
E lo stesso dicono altre famiglie del villaggio aperto, tra le polemiche, nel novembre 2009 dopo un trasloco eseguito nel cuore della notte. Poche quelle che, invece, vogliono rimanere nel villaggio.
Parla anche il vicesindaco Sandro Simionato. Per lui ora, dopo la nascita della struttura per affrontare l’emergenza, servono nuove soluzioni.
Il futuro del campo? «Attività sociali o sistemazioni per padri separati o senza casa».
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