I sindaci: «Elettrodotto, sarà battaglia»

Bocciato il progetto di Terna, la Regione dà manforte ai Comuni: «Va interrato». Ma la Soprintendenza approva i tralicci
Di Alessandro Abbadir

STRA. Elettrodotto aereo, battaglia tra colpi di scena e quello che alcuni sindaci dietro anonimato definiscono: «una coltellata alle spalle. Sarà battaglia».

Se da una parte la Regione con l’assessore Roberto Marcato ha chiesto che l’elettrodotto che Terna (società del gruppo Enel) vuole costruire da Fusina va fino a Camin e che attraversa la Riviera del Brenta, venga interrato in tutto il suo tragitto, dall’altra le Soprintendenza ai Beni archeologici e al paesaggio di Venezia e Padova invece hanno dato un inaspettato via libera ai tralicci.

Queste le novità emerse ieri al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma dove Terna ha presentato l’ opera di fronte ai sindaci della zona e agli e enti di controllo.

Terna ha provato il tutto per tutto: «L’elettrodotto», hanno spiegato i suoi funzionari, «è un’opera necessaria per l’esercizio in sicurezza del sistema elettrico del Veneto, regione che ha un deficit del 41,5%. Successivamente, si darà il via al procedimento per la Valutazione d’impatto ambientale (Via), in cui gli enti saranno chiamati a esprimere il loro parere ambientale. Il nuovo progetto di cui è partito il procedimento autorizzativo è unitario (comprende cioè le aree di Venezia e Padova, incluso l’ambito del Vallone Moranzani) e consentirà di ridurre le congestioni e abbassare il costo della bolletta, con un risparmio complessivo per gli utenti del sistema elettrico di circa 40 milioni di euro l’anno».

Terna, che si era vista bocciare il precedente progetto dal Consiglio di Stato, di fronte ai sindaci del comprensorio è andata nel dettaglio. «Il riassetto complessivo prevede la realizzazione di 22,2 km di nuove linee», hanno detto i tecnici, «di cui corrisponderà la dismissione di oltre 70 km di linee esistenti. Rispetto al precedente, il nuovo progetto prevede due novità: una diminuzione dell’altezza dei tralicci di 7 metri e la compatibilità con l’Idrovia Padova-Venezia come canale scolmatore e navigabile di 5ª classe».

I sindaci però sono decisi a bloccare tutto e hanno dato parere contrario. «Siamo soddisfatti di scoprire che la Regione farà le stesse nostre richieste e cioè che l’elettrodotto sia completamente interrato», spiega la presidente dei sindaci della Riviera Caterina Cacciavillani, «È stata una doccia fredda invece scoprire che la Soprintendenza ha dato parere favorevole ad un intervento devastante per il paesaggio».

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