I Rumatera al Kilometro 01
Per una notte si può fare finta che la Riviera del Brenta sia la Sunset Strip e che la California, con il suo spirito gaudente, non sia così lontana. Grazie ai Rumatera anche il più anonimo bar di provincia, con un po’ di fantasia, può trasformarsi nella Mansion di Hugh Hefner. Collane di fiori, camicie hawaiane, occhiali da sole, belle ragazze, luci colorate: che il party abbia inizio. Tutto questo è accaduto davvero, lunedì sera, al “Kilometro 01” di Arino di Dolo per realizzare la nuova clip della band. Il set prescelto per l’occasione non è una pomposa villa veneta, ma un normale pub. Per Bullo, Gosso, Rocky Giò e Shukka, il locale di via Cazzaghetto, civico 73, rappresenta una sorta di seconda casa. Quella vera, dove convivono tutti assieme, dista poche centinaia di metri. I Rumatera, dopo 116 concerti da tutto esaurito con il “Xente Molesta tour”, per il 2014 hanno già pronto in canna il loro nuovo disco, è il sesto dal 2007: il titolo è “Awanti coi Ammicci”. Il primo singolo, “Kilometro 01”, sarà lanciato la prossima settimana in vista del release party al New Age in programma giovedì 24 aprile.
Se con Vasco Rossi ci si trovava al Roxy Bar, con Ligabue da Mario, con gli 883, i più sfigati, si era costretti all'autogrill, con i Rumatera la tappa obbligata è quella del “Kilometro 01”. Il brano omonimo è un omaggio a coloro che lo popolano quasi quotidianamente. Bancone in legno, bandiere americane e targhe da tutto il mondo appese come ricordo dei viaggi affrontati dai più fedeli clienti: qui se arrivate all'ora giusta potrete incontrare “Padre Awanti”. «È stato lui a coniare l'espressione che dà il titolo al nostro disco e che abbiamo scelto per il ritornello del singolo di lancio» spiega Giorgio Gozzo alias Gosso «è saltata fuori in un momento di difficoltà ed è diventata il nostro karma. Quando siamo al lavoro in tour, la ripetiamo spesso». Faranno altrettanto i fan della band.
“Awanti coi ammicci” è destinato a diventare un vero tormentone estivo. Nel nuovo brano i Rumatera abbracciano nuove sonorità eurodisco e passano in rassegna tutti i personaggi che ruotano attorno al loro locale preferito: c'è “Jorboea” in cucina, “Giampy” al bancone, “Dj Alcool” in consolle, la “Marty” e il redivivo “Jimmy Veleno”, grande animale da palcoscenico che spruzza birra in aria.
Lunedì sera erano in 40, opportunamente agghindati, a saltare dentro al locale allestito come un set. Si sono aggiunti fan da ogni parte del Veneto, comprese le province di Vicenza, Padova e Treviso. In assenza di una vera e propria sceneggiatura, il regista Matteo Battellino avrà un bel da fare in fase di montaggio. Ma i Tosi de Campagna, sempre accompagnati dal fisico mozzafiato di “Lady Poison” e dagli “ammicci”, garantiscono un divertimento autentico. Giovanni Gatto alias Rocky Gio, improvvisato direttore, sintetizza così: «feston da chìo».
La musica dei Rumatera è sempre più ignorante, volgare e grezza: le chitarre distorte in stile punk cedono un po’ il passo all’elettronica, alla cassa dritta che abbiamo già orecchiato mille volte derapando sugli autoscontri. Ma il suo essere così orgogliosamente antiestetica e provinciale è un irresistibile punto di forza, consente praticamente a tutti di riconoscersi, senza i filtri di instagram e con l’orgoglio delle proprie radici. E se fosse poi che gli americani, a fare festa, avessero imparato da noi?
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