«I rifiuti noi li raccogliamo. Via la Tares»
MIRA. «Il Comune di Mira si è dimenticato la Tares, cioè la tassa sui rifiuti, sulle cavane. Ma questo non basta. Si tratta di una tassa ingiusta e va tolta. Noi come cavanisti i rifiuti non li produciamo, ma invece li togliamo dalla laguna come abbiamo fatto domenica e come facciamo da parecchi anni».
A chiederlo in modo categorico è Gianni Marchiori presidente degli oltre 1300 cavanisti miresi dopo il successo della quinta giornata della Laguna che si è tenuta domenica. All’iniziativa hanno partecipato 130 cavanisti con oltre 50 imbarcazioni che hanno raccolto in 4 cassoni di Veritas, oltre 15 tonnellate di rifiuti di tutti i tipi che erano stati abbandonati in laguna: pneumatici, mobilio, cisterne, sacchi di immondizia, tutto materiale arrivato ad incagliarsi in barena trasportato dalle maree e dai canali e fiumi nell’area sud della laguna.
All’iniziativa hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Mira Maria Grazia Sanginiti e il capogruppo in Consiglio comunale Mauro Berti. Entrambi hanno lodato l’azione dei cavanisti e dei cacciatori nel difendere l’ambiente come patrimonio di tutti. «I complimenti però», dice Marchiori, «non bastano. Il Comune di Mira che ha voluto mettere la tassa sulle cavane per la prima volta nella sua storia, questa tassa deve toglierla. Come si è resa conto l’assessore Sanginiti , noi le immondizie dalla laguna le togliamo e non sono neppure le nostre. Come premio ci mettono una tassa».
La Tares sulle cavane istituita a giugno del 2013 porterebbe nelle casse del Comune di Mira circa 20 mila euro, ma la cartella esattoriale al presidente dei cavanisti non è mai arrivata e per il 2013 ormai è inesigibile, visto che sarebbe dovuta arrivare entro il 31 dicembre dell’anno scorso.
La risposta ufficiale che arriva dal Comune di Mira è: «Prima di istituire la tassaVeritas farà una assemblea con i cavanisti per spiegare il tributo».
I cavanisti hanno raccolto in autunno contro la tassa, migliaia di firme. Le opposizioni attaccano i grillini spigando che dopo gli annunci hanno creato un danno erariale a cui gli amministratori dovranno rispondere. I cavanisti però non transigono: «Eravamo pronti a ricorrere al Tar», dice Marchiori, «ma la tassa non è arrivata. Non sappiamo se si tratti di una furbizia elettorale. In ogni caso sarebbe opportuno che il comune Mira, per evitare ulteriori brutte figure, cancellasse la gabella».
Alessandro Abbadir
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