I residenti chiamano il 113 e fanno arrestare il ladro
MESTRE. Prima scassina l’entrata di un pizza-kebab, poi cerca di introdursi anche nell’abitazione adiacente, ma viene fermato dalla polizia che lo arresta. Ha solo 19 anni, ma non è certo alle prima armi. Tutt’altro. Ha alle spalle una lunga lista di reati. Nella notte di venerdì gli agenti delle volanti hanno arrestato un giovane con precedenti, appartenente, in passato, quando era ancora minore, a una “baby gang”. Il ragazzo non ha perso il vizio di delinquere nella zona tra Mestre e Marghera, il suo campo di azione.
La scorsa notte, però, gli è andata male, perché è stato colto sul fatto e preso prima che potesse darsela a gambe e sparire con il bottino. Le volanti della questura, infatti, sono intervenute grazie alla tempestiva segnalazione al 113 per rumori sospetti, da parte di un cittadino che si era accorto che qualche cosa non andava. E che il baccano che sentiva non era dei vicini di casa. Ad essere presa di mira via Stefani a Marghera.
Giunti in pochissimo tempo sul posto gli operatori hanno fermato un ragazzo che armeggiava vicino alla pizzeria “Halal Pizza Kebab”. C’è voluto poco agli agenti, per accorgersi che la porta saracinesca del locale era stata visibilmente forzata. A quel punto lo hanno sottoposto a perquisizione personale, rinvenendo due chiavi inglesi, il cavalletto di una bicicletta e una torcia di piccole dimensioni. Che evidentemente era stata utilizzata per uno scopo ben preciso, ai danni del locale.
I poliziotti hanno constatato la forzatura della saracinesca, aperta a seguito di manomissione del quadro elettrico. Inoltre, hanno scoperto che la porta interna di accesso a un locale attiguo la pizzeria e adibito a spogliatoio, di fatto equiparabile ad un’abitazione, era già stata nottetempo danneggiata.
È stato contattato il titolare della pizzeria per verificare che non fosse stato sottratto nulla dal locale. Il ladro è stato arrestato per tentato furto in abitazione e denunciato per il possesso di oggetti da scasso che gli sono stati trovati addosso. Non solo, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della questura.
Nella mattinata di ieri il diciannovenne è stato processato per direttissima e condannato a sedici mesi di reclusione. Ancora una volta la tempestività della segnalazione di un cittadino unitamente alla prontezza di intervento della volanti hanno consentito di individuare velocemente l’autore di un reato, evitando ulteriori spiacevoli conseguenze.
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