I regatanti si ribellano contro la giunta
VENEZIA. Tutti contro Giusto. Cresce l’irritazione nell’Associazione regatanti contro il consigliere delegato alle Tradizioni nominato dal sindaco. E se dopo la burrascosa riunione a Ca’ Farsetti - presente anche Brugnaro - in cui si era stati vicini ad arrivare alle mani, già si erano levate le prime voci di sfiducia nei confronti di Giovanni Giusto, a cominciare da quella del presidente dei regatanti Gaetano Bregantin, la situazione è peggiorata dopo le nuove dichiarazioni di Giusto. «L'eventuale richiesta», ha detto tra l’altro al nostro giornale, «di mie dimissioni da parte dell'associazione dei regatanti? Non ci penso proprio, non ne vale la pena. Potrei dimettermi solo me che lo chiedesse il sindaco, che è invece al mio fianco nel mio impegno per il mondo della voga. Io inoltre sono consigliere delegato alle Tradizioni e la categoria dei regatanti rappresenta solo una parte minima di tutto il mondo della voga e dei problemi che sta attraversando». E ancora: «La realtà che questi campioni del remo non sono più tali, che non sono più i tempi dei Ciaci, degli Strigheta, dei Fongher, capaci di entusiasmare le folle. Ora, quando corrono la Regata Storica, il Canal Grande è vuoto, perché la gente si interessa solo al Corteo storico e a quello delle remiere, che rappresentano la vera forza del mondo della voga».
Parole che non sono proprio andate giù alla categoria, che ieri ha riunito il consiglio direttivo e che ha convocato per domani pomeriggio un’Assemblea straordinaria dell’Associazione Regatanti. «Anche se trovarci e riunirci può risultare un fastidio», si legge nell’avviso di convocazione, «appare in questo momento indispensabile fare il punto della situazione alla luce anche di circostanze sconcertanti verificatesi in questi ultimi giorni e che è opportuno portare a conoscenza di tutti. L’informazione, il confronto e il dialogo tra noi può infatti costituire un elemento fondamentale per far sì che il circuito delle regate comunali continui a mantenere un doveroso livello di prestigio, tale da valere anche come elemento trainante delle società nell’ambito delle quali i regatanti quotidianamente operano».
La richiesta di dimissioni dall’incarico consigliere delegato alle Tradizioni di Giusto sarà con ogni probabilità all’ordine del giorno, anche perché si sottolinea - come ha fatto anche un’interrogazione al sindaco presentata dal consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Davide Scano - il potenziale conflitto di interessi del consigliere leghista, che è anche presidente del Coordinamento delle remiere, ruolo a cui non ha rinunciato anche con la nuova designazione.
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