I profughi tunisini arrivano e se ne vanno, destinazione Francia

I profughi che dovevano essere ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla Caritas appena arrivati in Questura a Marghera hanno preferito salutare e dirigersi verso la stazione: direzione Oltralpe
MESTRE. Attesi da settimane, appena arrivati hanno ringraziato, salutato e se ne sono andati. I profughi che dovevano essere ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla Caritas appena arrivati in Questura a Marghera hanno preferito salutare e ringraziare per la disponibilità il nostro Paese e a piedi si sono diretti in stazione a Mestre per salire sul primo treno in partenza verso la Francia.


Sorridenti e felici del loro permesso di soggiorno temporaneo che gli consente di muoversi in lungo e in largo per l'Europa, hanno deciso che il Veneziano non sarà la loro terra di adozione e hanno continuato il viaggio verso il sud della Francia, dove tra Nizza e Marsiglia la gran parte di loro ha parenti e amici.


Dei 24 che dovevano essere ospitati in porto a Marghera e a Bibione solo uno ha preferito prendere fiato e riposare qualche giorno a Mestre prima di riprendere il viaggio. Sono arrivati verso le 14 con pullmini provenienti da Napoli. Tutti erano sbarcati alcune settimane fa a Lampedusa.


Zaia: "E' accaduto quello che immaginavo".
''Nel Veneto sono arrivati 106 immigrati, tutti tunisini e tutti col permesso di soggiorno temporaneo: si è verificato quello che immaginavamo, sono scesi dal pullman, hanno chiesto dov'è la stazione e si sono avviati verso Nizza''. Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia. ''Dei 106 - precisa Zaia - la quasi totalità è partita, ad eccezione di qualcuno che ha chiesto, questa notte, di ristorarsi''. Parlando della distinzione tra profughi ed immigrati, Zaia sottolinea che ''non ci deve essere alcuna discrezionalità nell'applicazione della legge''

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia