I profughi saranno ospitati nelle parrocchie
MIRA. Saranno le parrocchie del patriarcato di Venezia a ospitare i profughi questa notte. Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha infatti offerto le strutture delle chiese di Mira e Oriago per riparare dal freddo i circa 200 richiedenti asilo che a piedi stanno cercando di raggiungere Venezia per chiedere al prefetto di essere trasferiti dai tendoni di plastica della ex base di Cona.
Il patriarca Moraglia aveva già pensato ad aprire le chiese in occasione delle gelate di due anni fa per ospitare i senza casa di Mestre e Venezia, ma la Caritas era riuscita a far fronte all'emergenza in strutture più comode.
Impossibile però per la Caritas accogliere i 200 esseri umani in marcia che da Cona si sono pazientemente avvicinati a Venezia con la loro idea fissa che il prefetto li saprà aiutare con una decisione giusta.
Durante la marcia un uomo, uno dei richiedenti asilo, è morto quando la sua bicicletta è stata travolta da un'auto di notte nei pressi di Codevigo, dove il gruppo stava passando dopo il divieto di camminare lungo la statale Romea, divieto rispettato.
I profughi hanno dovuto allora camminare lungo una strada arginale in piena notte. Qui è avvenuto l'incidente: il profugo in bici stava cercando di raggiungere il gruppo quando è stato investito.
Il corteo ha tentato di raggiungere Mira, la prima parrocchia della diocesi patriarcale di Venezia, ma è stato bloccato dai reparti antisommossa della polizia sul ponte di Bojon, a Campolongo.
La Caritas si sta organizzando per assicurare un pasto ai profughi che verranno ospitati nelle strutture ecclesiastiche.
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