I primi fusti pericolosi lasciano l’ex Nuova Esa

Marcon. Due camion carichi di pentasolfuro di fosforo sono partiti per Ravenna Fino al 7 maggio sono previste due spedizioni alla settimana verso i forni
Di Marta Artico

MARCON. Una giornata storica, quella di ieri, per i cittadini di Marcon e anche per quelli di Mogliano. I primi due camion contenenti i pericolosi pentasolfuri di fosforo, sono usciti ieri dai cancelli dell’ex azienda di rifiuti speciali Nuova Esa.

In questi mesi la ditta che lavora per Veneto Acque, Nest Ambiente srl, capogruppo di una cordata di imprese, e che si sta occupando dello smaltimento, deciso dopo l’incendio del giugno di due anni fa, si è data da fare proprio con i fusti dei pentasolfuro, per prepararli al viaggio verso i centri di smaltimento specializzati che li renderanno definitivamente un brutto ricordo.

Ieri mattina i primi due camion hanno alleggerito il noto capannone “C” di 12 mila chilogrammi di pentasolfuro, in tutto si tratta di 70 tonnellate. I due carichi di ieri sono diretti a Ravenna, dove si trova uno dei due centri di smaltimento - il secondo è in Francia- quello che ha la bocca del forno più grande e che può ricevere i fusti più grossi. Di camion ne usciranno due la settimana.

Entro un mese circa, la partita dovrebbe essere chiusa. Nel frattempo la ditta si sta occupando della messa in sicurezza di tutta l’area, in attesa del secondo bando per il resto del trasporto dei rifiuti la cui pericolosità, in ogni caso, è nettamente inferiore a quella dei pentasolfuri. Ad esprimere un plauso, il primo cittadino, Andrea Follini e ancor di più l’assessore regionale alla Legge speciale, Renato Chisso.

«Sono soddisfatta», commenta Luisa Codato, già vicesindaco, «da inutile allarmista, come sono stata definita dall’ex sindaco Tomasi più volte. Le lotte dei cittadini iniziate fin dal lontano 1988 (26 anni fa), oggi cominciano ad essere ascoltate. Il pericolo di questo deposito di rifiuti tossico nocivi in pieno centro abitato, indubbiamente c’era, e continuerà finché non sarà del tutto bonificato. Una piccola curiosità però: ma il terreno è ancora di proprietà privata, con relativa edificabilità?»

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia