I poliziotti: "Subito il reato di omicidio stradale"
FOSSÒ. “Mentre ancora si perde tempo a brigare rispetto ad una legge necessaria ed indispensabile che avrebbe dovuto esistere già da molto tempo, da Nord a Sud ancora persone innocenti continuano a venire falcidiate in mezzo alla strada e, troppo spesso, al volante ci sono soggetti pericolosi, in stato di alterazione, che meritano una risposta ben più severa di quella fin qui prevista. La legge sull’omicidio stradale non può più attendere, ed ogni chiacchiera che vada nel senso opposto è di un’irresponsabilità intollerabile. Basta cianciare sul non criminalizzare questo o quello, guidare ubriachi o drogati o in qualunque altra condizione o modo che metta gli altri in pericolo significa assumersi il rischio di commettere un omicidio, con piena consapevolezza”.
Così Franco Maccari, segretario generale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia, dopo gli ultimi gravi episodi avvenuti in Calabria ed in Veneto dove due donne sono state investite da autovetture. A Catanzaro, in particolare, ha perso la vita una ragazza di 17 anni che stava attraversando sulle strisce pedonali quando è stata travolta da un’auto sopraggiunta all’improvviso. A Fiesso, invece, una donna di 59 anni che andava in bicicletta è stata falciata da un automobilista cui poi è stato riscontrato un tasso alcolemico cinque volte superiore al limite consentito. La vittima è ricoverata in Rianimazione e le sue condizioni sono stabili ma molto gravi.
“Eppure - continua Maccari - sono anni che pare che questa legge debba arrivare da un momento all’altro… Ma passano i mesi, gli anni, gli annunci di politici che sanno solo riempirsi la bocca di chiacchiere, ed intanto le vittime aumentano, a fronte di conseguenze letteralmente ridicole per chi distrugge vite di esseri umani e non pupazzi da gettar via. Ci sono famiglie devastate e milioni di cittadini a rischio di fronte a comportamenti che l’ordinamento dimostra di ritenere in pratica tollerabili dal momento che non li sanziona adeguatamente”.
“E comunque, a dirla tutta - conclude il Segretario generale del Coisp -, l’atteggiamento generale che si registra non lascia affatto ben sperare. In fondo in Italia passiamo con allarmante facilità e leggerezza dal dire che c’è bisogno di prevedere l’omicidio stradale a depenalizzare la guida senza patente… Ma chi governa dovrebbe cominciare ad assumersi qualche responsabilità per i propri atteggiamenti mendaci e contraddittori, per ciò che dice e poi fa o… meglio… non fa”.
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