I poeti della “ Beat generation” raccontano la loro esperienza
VENEZIA. “Slow Words People and Stories from this World” torna a Venezia per il suo terzo Readers’ Club. Martedì 13 dalle 19 nel salone e nella libreria dell’hotel Aman (in calle Tiepolo 1364, a San Tomà) il carismatico poeta della Beat Generation, l’americano Jack Hirschman e sua moglie, la poetessa svedese Agneta Falk.
I due poeti americani leggeranno le loro nuove poesie e racconteranno la loro esperienza creativa, insieme al poeta veneziano Ferruccio Brugnaro, ex operaio del Petrolchimico e noto esponente italiano della Beat Generation che Hirschman ha personalmente tradotto in inglese.
Gli editori e fondatori di Slow Words, Paolo Graziano e Diana Marrone, presenteranno i poeti e condurranno una breve intervista, in inglese ed italiano . Le storie che Slow Words (www.slow-words.com/it) seleziona settimanalmente per i suoi lettori nei cinque continenti sono online da oltre 65 settimane, insieme ad oltre 100 tra poesie e racconti (per lo più inediti) in lingua originale e tradotti nelle due lingue di Slow Words (inglese/italiano), sovente anche dal dialetto di varie regioni italiane, Veneto incluso.
Ogni storia di Slow Words è la visione congiunta di luoghi, viaggi e preferenze con uno stile che svela la poesia sottotraccia presente nella vita di tutti. Una visione raccontata da una prospettiva che non prevede maiuscoli o corsivi. Slow Words ricerca soltanto le qualità autentiche di chi ha seguito la propria vocazione e cerca di vivere nel «ben essere», piuttosto che nel «voler essere». Ferruccio Brugnaro (padre di Luigi Brugnaro) ha cominicat o a scrivere le sue «poesie ribelli e assetate di giustizia» nel 1965, stampandole poi con il ciclostile per distribuirle ai compagni di lavoro del Petrolchimico e a Marghera. Oggi i suoi versi sono presenti in tutte le antologie di poesia italiana e i suoi libri sono stati tradotti in varie lingue.
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