I padroni non sono in casa i ladri mettono a segno due colpi
Furti e borseggiatrici in azione. I primi messi a segno, le seconde fermate e denunciate dai carabinieri della compagnia di Mestre.
In via delle Regioni, a Chirignago, gli inquilini di un appartamento che si trova al civico 21, rientrando a casa hanno notato che una portafinestra della loro abitazione era aperta. Immediato il presentimento che i ladri avessero fatto visita mentre loro erano fuori casa. Una volta entrati la conferma dei sospetti e la constatazione che i ladri avevano rubato uno smartphone e monili per alcune migliaia di euro.
All’incirca alla stessa ora anche i proprietari di un’abitazione che si trova in via Quarnaro, a Mestre, hanno fatto l’amara scoperta di avere ricevuto la visita dei ladri. In questo caso si sono portati via monili in oro e un personal computer per un valore della refurtiva che si aggira sui tremila euro. Su entrambi i luoghi sono intervenute le volanti della polizia.
Sul fronte dei borseggi sono stati intensificati i servizi dei carabinieri che hanno aumentato i controlli sui mezzi pubblici per ricostruire gli spostamenti delle borseggiatrici che partono dalla terra ferma per colpire in centro storico. Nel giro di una settimana, periodo in cui si è intensificata la presenza turistica per Carnevale, i carabinieri hanno individuato due gruppi organizzati ben distinti, strutturati per compiere furti e borseggi tra calli e campielli. In entrambi i casi le borseggiatrici sono donne e provengono da campi nomadi di Roma e Milano e in alcuni casi accompagnati dai figli minorenni, se non addirittura in stato di gravidanza.
L’ultimo episodio ha avuto l’epilogo domenica. Durante uno dei controlli i carabinieri della compagnia di Mestre hanno controllato alcune donne rom seguite fin da Mestre e fermate in un imbarcadero di piazzale Roma proprio mentre stavano alleggerendo le tasche di alcuni ignari francesi.
Anche in questo caso di tratta di donne in stato di gravidanza, già con numerosi precedenti per furti e ricettazione, in trasferta organizzata dai campi nomadi di Milano e Roma, con foglio di via obbligatorio in quanto trasfertiste del borseggio.
Le due donne, seguite a ruota da due ragazzine minorenni che reggevano il gioco, sono state quindi denunciate in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria per furto aggravato in concorso e per la violazione della predetta misura di prevenzione. Nel contempo le stesse sono state segnalate alla Questura di Venezia per l’adozione dei provvedimenti preventivi di allontanamento dal territorio di Venezia.
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