«I nuovi turni rovinano la nostra vita»
In 200, sui 350 in servizio effettivo, vorrebbero essere trasferiti ad altro incarico. Oggi sono i vigili urbani l’emblema della vertenza dei lavoratori di Ca’ Farsetti, tremila comunali, con stipendi tagliati per il mancato rispetto del Patto di stabilità. Sarà un maggio di rivendicazione per la Polizia locale, spiega Luca Lombardo, coordinatore regionale del sindacato Diccap.
Lombardo, cominciamo da un dato di fatto: i vigili urbani non sono una categoria amata a Venezia. Perché i cittadini dovrebbero essere solidali con voi?
«Prima che agenti, siamo lavoratori, come tutti. E tutti dovrebbero essere solidali con altri lavoratori. Siamo persone in difficoltà. Non è neanche più una questione di senso di appartenenza al corpo perché neanche noi siamo soddisfatti di come veniamo utilizzati. C’è malcontento. Noi preferiremmo avere un ruolo diverso nei confronti del cittadino».
Provi a spiegare meglio.
«Oggi siamo un corpo di Polizia locale che è lo sfogatoio dei cittadini, che riceve solo segnalazioni. Ma dovremmo svolgere un’azione di orientamento ed è frustrante capire che il cittadino sa ben poco dei risultati del nostro lavoro».
Ma in questa protesta pesa la questione economica.
«No, non solo. Sicuramente il taglio agli stipendi pesa: in media i vigili hanno perso un terzo del loro salario, si va dai 500 ai 700 euro in meno al mese. Ma ora più che la questione economica, a pesare è la qualità della vita lavorativa e familiare, conseguenza dei nuovi turni. Perché se un vigile smonta dal turno alle 20 e poi alle 24 è di nuovo in servizio, non è vita questa. Ci hanno risposto che era un errore ma quell’agente ha dovuto andare al lavoro comunque. Insomma i turni sono diventati un problema. Io faccio il vigile in centro storico: con gli ultimi turni mi ritrovo per 15 giorni al lavoro senza un riposo e con tre domeniche su quattro al lavoro. I turni domenicali li conosciamo all’ultimo momento. In questo modo se un agente ha la cresima del figlio manco sa se quella domenica è in turno o meno. È facile credo comprendere come questa situazione si rifletta sulla vita fuori dal lavoro, sulla famiglia. E non le dico la trafila da seguire per chiedere le ferie. Se va bene, sai se sono autorizzate il giorno prima di partire».
In questi mesi avete protestato anche per altri punti della riorganizzazione del corpo, come la monopattuglia o le pistole per tutti.
«Le pattuglie singole stanno scoppiando sia in piazza San Marco che a piazzale Roma o in piazza Ferretto. Non ne capiamo la finalità ma sono direttive del Comando. Da un decennio non abbiamo formazione e aggiornamento e il comando, quando veniamo attaccati per il nostro lavoro sui social network, non ci difende affatto. Sulla pistola ci sono problemi tecnici a monte. In un ambiente stressato e demotivato, con i vigili sull’orlo di una crisi di nervi, inserire la pistola è sembrata una scelta quanto meno superficiale. Non abbiamo spazi negli uffici dove tenere in sicurezza l’armamento. E poi l’arma è uno strumento di difesa del personale, non per difenderei i cittadini. I vigili non vanno a caccia di malavitosi e narcotrafficanti».
Mi sta dicendo che voi vigili non siete dei poliziotti.
«No, non lo siamo. I nostri compiti sono normati dalla legge, la 65 del 1986, con ruoli di polizia amministrativa. Non una polizia di serie B, sia chiaro. Noi ci dovremmo occupare di far rispettare norme e regolamenti per una civile convivenza. Non mi pare poco. Ma oggi facciamo altro e l’introduzione dell’arma è apparsa come una scelta atta a favorire un senso di sicurezza percepita nella città, quasi propagandistica».
Che messaggio lanciate al sindaco Brugnaro?
«Caro signor sindaco, noi attendiamo l’apertura del tavolo della contrattazione decentrata. Venga al tavolo a discuterne con i sindacati. Urgono risposte per i salari di tremila dipendenti locali; serve un accordo sulla Polizia locale che dica come e quanto dobbiamo lavorare. Servono azioni contro il precariato: ci sono 300 lavoratori a Ca’ Farsetti che da dicembre restano a casa. Lei che parla sempre di 70 nuove assunzioni, li assuma nella Polizia locale».
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