I nuovi Giardinetti con tre grandi edifici nel cuore di San Marco

VENEZIA. «È tutto in regola. Gli interventi sono stati autorizzati dalla Soprintendenza e approvati dal Comune». All’Edilizia privata rispondono così ai cittadini che segnalano un nuovo edificio sorto in questi giorni nell’area dei Giardinetti Reali a San Marco.
Edificio importante, con nucleo centrale circolare e due grandi spazi ortogonali, a pochi metri dalla Cafehaus, opera di Lorenzo Santi dei primi anni dell’Ottocento. Sono quasi ultimati i due nuovi grandi edifici nel cuore di San Marco. Parte del progetto realizzato dalla Venice Gardens Fundation e finanziato dalle Assicurazioni generali. Si parla del restauro dell’area dei Giardinetti reali e del ripristino di cancellate e arredi.
Della riapertura della Cafehaus, chiamata erroneamente «palazzina Selva», in realtà opera del suo contemporaneo architetto Santi per Napoleone Buonaparte. Un grande progetto presentato cinque anni fa all’epoca del Comune commissariato da Vittorio Zappalorto, attuale prefetto della città. Poi ripreso e rilanciato dal sindaco Luigi Brugnaro.
Accordo generale sul rilancio dell’area, a spese dei privati con anche sottoscrittori e sostenitori tra gli imprenditori della città. Primo passo per un collegamento pedonale con l’area del palazzo Reale e dei musei, anch’essi in restauro.
L’inaugurazione era stata annunciata per settembre. Adesso un po’ in ritardo perché prima dovranno essere sistemate nell’area verde le nuove essenze arboree. ça prima fase dei lavori ha infatti previsto la demolizione di molte strutture presenti nei Giardinetti, a cominciare dal bunker in cemento armato, residuo della Prima Guerra mondiale. Le piante sono state sostituite e adesso l’intervento quasi concluso riguarda la struttura metallica. con coperture in vetro. La nuova serra che dovrà avere «servizi per il pubblico e attività culturali e di ricerca» come si legge nel sito della Fondazione: «Un pregevole disegno geometrico, che si integra con la struttura della vetrata e costituisce l’elemento di decoro e caratterizzazione degli spazi interni».
Intanto il nuovo edificio desta stupore e qualche protesta inviata all’Edilizia privata del Comune. Nuova edificazione non frequente nell’area pregiata e vincolata di piazza San Marco. «Ma sono tutti interventi autorizzati», ha risposto il Comune. —
A.V.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia