I no vax davanti alle scuole elementari di Portogruaro e Concordia. Volantini e zero mascherine
Parallelismi tra il green pass e l’Olocausto, tra governo e i regimi totalitari del ’900, infuriati i genitori. Il Pd «Non si infanga il Giorno della Memoria». Sull’episodio indaga la Digos
CONCORDIA SAGITTARIA. No vax all’attacco, proprio durante il Giorno della Memoria. Fuori dalle scuole elementari di Concordia, la Ottaviano Augusto e quelle di Portogruaro (in via Livenza e in via Iberati) sono stati distribuiti giovedì, ai genitori degli alunni, volantini di Resistenza Radicale che mettono sullo stesso piano l’Olocausto e le restrizioni per chi non si è vaccinato. Del fatto si sapevano pochi particolari nella serata di giovedì, poi però ieri il Pd ha trasmesso una nota nella quale faceva chiarezza sull’accaduto.
Gli episodi sono finiti sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine. Si muove la Digos di Venezia. «Alcuni facinorosi hanno infangato la Giornata della Memoria distribuendo un volantino davanti ad alcune scuole del veneziano in cui si afferma che il Governo italiano agisce come i regimi totalitari del ’900. Un parallelismo semplicemente inaccettabile», stigmatizzano il segretario del Pd del Veneto, Andrea Martella e il segretario metropolitano del Pd, Matteo Bellomo.
«In questi due anni abbiamo fatto leva sul senso civico per contrastare la pandemia, favorire la ripartenza dell’economia e garantire il lavoro a chi lo ha perso o ha rischiato di perderlo. Di fronte alla responsabilità collettiva dimostrata dalla stragrande maggioranza degli italiani e dei veneti è terribile notare come piccole minoranze chiassose non accettino di fare la loro parte e si pongano contro la comunità».
«Condanniamo l’orribile paragone con la Shoah e le dittature nazifasciste che hanno causato devastazioni immani e oltre 70 milioni di vittime. Chi arriva a tanto ignora o distorce a proprio uso i più basilari fatti storici su cui si fondano le nostre società», concludono Martella e Bellomo «La memoria e la storia sono beni preziosi, senza i quali andremmo facilmente alla deriva».
Nel volantino, firmato da Resistenza Radicale, e sindacato Fisi per il Comitato di Liberazione Nazionale (che non è certo quello che radunava i partigiani nel 1945), vengono lanciate accuse al governo Draghi. Il testo incita al combattimento contro «questa deriva totalitaria» annunciando uno «sciopero generale» in piazza San Giovanni il 15 febbraio a Roma dalle 14.30.
«Lottiamo», concludono i no vax,«perché la memoria sia viva, costruiamo insieme una disobbedienza non violenta di massa». Il volantino è stato condannato anche dal segretario del Pd del Veneto Orientale, Enrico Franchin, che ha stigmatizzato l’atteggiamento della Fisi e di Resistenza Radicale.
«Non è possibile che a Concordia e nel portogruarese siano stati distribuiti questi volantini». Le persone erano senza mascherina. Ma c’è di più. Concordia Sagittaria non è una località scelta a caso. Infatti proprio qui è stato sospeso un medico apertamente no vax, il dottor Andrea Gobbo.
La sua sospensione, la scorsa estate, ha creato problemi e disagi tra la popolazione. Era stato chiamato al suo posto un sostituto, che ha terminato la sua attività il 31 dicembre scorso. Il Comune e l’Asl hanno risolto, sembra definitivamente il problema chiamando a Concordia una dottoressa che prenderà posto nell’ambulatorio di via Claudia dal 1 febbraio 2022, cioè martedì prossimo. Ma in tanti evidenziano il disagio. Come Liliana Ricetto, che ha telefonato mercoledì scorso al giornale.
«Ho dovuto sollecitare più volte il Comune di Concordia per risolvere la questione, io e la mia famiglia siamo provati da questi disagi. Dobbiamo fare i conti con i nostri problemi di salute. La mancanza di un medico rende la nostra vita ancora più complicata».
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