I No Gpl "incantonano" Zaia: «Ora aiutaci»
Chioggia. Dopo tante richieste di incontri le attiviste del comitato contro il maxideposito di gas liquido hanno atteso al varco il persidente della giunta regionale. «Mandatemi le richieste per iscritto»

Zaia "incantonato" a Chioggia dai comitati No Gpl
CHIOGGIA. Alla fine l'hanno "incantonato". I No Gpl chiedono aiuto a Zaia. Una delegazione del comitato si è presentata a sorpresa ieri all’ingresso dell’ospedale, dove il presidente della giunta regionale doveva inaugurare gli ambulatori del pronto soccorso, per riuscire a ottenere un faccia a faccia con lui a cui più volte era stato inutilmente chiesto di prendere posizione contro l’impianto gpl di Val da Rio.
Bardati di lenzuola e magliette, gli attivisti hanno ricordato a Zaia che in assenza di risposte concrete Chioggia è pronta a boicottare il referendum di ottobre sull’autonomia del Veneto scegliendo l’astensione. Una nonna del comitato si è messa in ginocchio davanti al presidente chiedendo che si metta una mano nella coscienza perché ha dei nipotini di cui teme il futuro con tre bomboloni di gpl a 350 metri dal centro storico, dalle scuole e dalla ferrovia.
«Finora la Regione non ha preso una posizione forte nella battaglia per dire no all’impianto», spiegano gli attivisti, «abbiamo approfittato di questa presenza per tornare a chiedere aiuto dato che la Regione ha concesso l’intesa ai ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture che ha portato al decreto autorizzativo del 2015. Abbiamo anche chiesto che si uniscano al Comune e al comitato nel ricorso al Consiglio di Stato contro la richiesta della società di annullare l’ordinanza che impone il ripristino dello stato dei luoghi per assenza dell’autorizzazione paesaggistica. Sarebbe un segnale importante».
Zaia si è intrattenuto con il comitato qualche minuto e poi è tornato sull’argomento anche dal palco dell’inaugurazione. «Capisco la preoccupazione», spiega, «lo sarei anch’io con tre bomboloni di quel genere vicino alle case. Ho spiegato che la Regione ha già fornito all’amministrazione comunale, con cui siamo in contatto, un corposo parere formulato dalla nostra Avvocatura, di cui possono far uso. Un parere che possiamo mettere anche a disposizione del comitato. Sono pronto a incontrarli anche in separata sede, nel frattempo chiedo che tutti i quesiti che vogliono pormi siano messi per iscritto, in modo che restino agli atti, le domande e le risposte. Su questo argomento ho sentito tante ciacole, io preferisco che le cose che si promettono rimangano agli atti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video