«I Niero? Non li ho mai sentiti»

MARTELLAGO. «I Niero? Mai sentiti. Alcune notizie le ho apprese dai giornali. Lucio non lo perdono e non lo farò mai ma almeno il gesto, potevano farlo. È una vergogna». Parla così Anna Maria Giannone (nella foto) il giorno dopo la sentenza che ha condannato la Presidenza del Consiglio a pagarle 80 mila euro. Sono passati sette anni e mezzo dal delitto della 20enne Jennifer Zacconi di Olmo, uccisa nell’aprile del 2006 mentre era incinta di nove mesi di Hevan, proprio dal padre del bimbi, Lucio Niero, sposato e padre di due figli. La sentenza arriva dopo quattro anni dalla richiesta di risarcimento; ora la donna non abita più in provincia di Venezia ma si è trasferita in Friuli. Ha un nuovo compagno, e sta cercando di ritrovare quella serenità persa per quella vicenda che ha fatto il giro dell’Italia. «Grazie alla persona che ho accanto» spiega «cerco di farcela, anche se la mia vita è cambiata: non è stato facile e continua a non esserlo. La sentenza mi ha preso un po’ alla provvista; con i miei legali (Claudio Defilippi e Debora Bosi) l’avevamo preparata ancora quattro anni fa e lunedì è arrivato il pronunciamento, che crea un precedente, la prima volta in Italia. Mi auguro che d’ora in poi lo Stato tuteli tutte le famiglie delle vittime, non solo gli assassini come successo sinora».
Per il giudice Francesco Salvati, del tribunale di Roma, c’è stato l’inadempimento di una direttiva europea del 2004, da parte dello Stato. Di fatto, non è stata data «completa attuazione, poiché si è limitato a regolare (peraltro tardivamente) la procedura per l’assistenza alle vittime di reato, commesso in un altro Stato membro, le quali risiedano in Italia», ma non è stato dato seguito a quella parte della direttiva, «che imponeva agli Stati membri di provvedere a che la normativa interna prevedesse un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nei rispettivi territori, entro il termine dell’1 luglio 2005». Jennifer, secondo l’autopsia, è stata dapprima colpita all’addome, poi, priva di sensi, gettata in una bucain via Circonvallazione a Maerne. Jennifer, che avrebbe partorito nell’arco di pochi giorni, è morta respirando fango. Dopo una settimana i carabinieri sono riusciti ad arrestare Niero a Milano. Per questo delitto, è stato condannato a 30 anni. (a.rag.)
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