I moglianesi “verdi” differenziano bene e pagano meno Tari

I dati della raccolta rifiuti permettono l’abbassamento della tassa. Mancini: «Premiato l’impegno delle famiglie»

MOGLIANO. Meglio si fa la raccolta differenziata, meno si paga in bolletta. È in base a questo principio che le famiglie moglianesi potranno godere, e in parte l'hanno già fatto, di uno sconto sulla Tari, la tassa sui rifiuti.

Secondo i calcoli dell'assessore all'ambiente Oscar Mancini infatti nel 2015 il comportamento sempre più virtuoso in ambito domestico, ha comportato una diminuzione tra il 3,09% e l'1,67% sull'importo da pagare. Per il 2016 si attende un'ulteriore sforbiciata tra il 5,56% e il 3,98%. I dati sono al netto dell'addizionale provinciale, senza la quale si otterrebbero sconti ancora maggiori (a due cifre). La scelta di cosa buttare nel cestino, insomma, pesa anche in bolletta.

«Una buona raccolta differenziata», spiega Oscar Mancini, «comporta costi di smaltimento più contenuti. Minore è il sovvallo, cioè la frazione estranea, più è semplice riciclare».

Non è solo una questione di quantità: cercare di ridurre al minimo i rifiuti e differenziare al meglio consente di risparmiare: «Nel 2015» dice Mancini «il Comune di Mogliano si è confermato tra i ricicloni in ambito nazionale: la quota di differenziazione è stabile al 72,5%. Ma è migliorata la qualità e sono state prodotte 1100 tonnellate in meno rispetto al 2014. In tutto su 4milioni di costi complessivi sono stati risparmiati 55mila euro». Il dato che viene sottolineato riguarda proprio la diminuzione dei costi: da 834mila euro all'anno nel 2014 a 786mila nel 2015. I moglianesi sono più disciplinati? In parte, secondo Mancini, è merito delle numerose iniziative promosse dal Comune e Veritas: «Nel 2015 sono entrate in funzione le ecomobili a Bonisiolo, Zerman e Campocroce» spiega Mancini «È stata avviata la campagna per la raccolta delll'olio vegetale esausto con ben 12 punti raccolta e abbiamo dato il via, in collaborazione con l'Anci, al progetto di raccolta dei Raee (rifiuti tecnologici e piccoli elettrodomestici) nelle scuole primarie. Dal 2016 questa iniziativa verrà estesa anche alle scuole medie e superiori». Le azioni di sensibilizzazione continueranno con particolare attenzione alla riduzione dell'uso della plastica. Ma non sempre lo scenario è confortante. I due ispettori ambientali di Veritas, con il loro part time (costo complessivo 60mila euro) nell'anno appena passato, sono intervenuti in più occasioni: ai 33 i verbali per smaltimento illegale, un totale di 12 mila euro di sanzioni, si aggiungono i tanti ecovandali ancora impuniti.

Matteo Marcon

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia